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A MENTE FREDDA, EP. 44 – La devozione a “San Var”, gli attributi dI Hysaj ed Allan: il Napoli supera un duro test

Sassuolo sfortunato, ma quella degli azzurri è una vittoria di misura

Contrariamente a quanto può sembrare, il Napoli vince di misura contro il Sassuolo, porta a casa la diciassettesima vittoria in campionato, la dodicesima della gestione Gattuso. Neroverdi sfortunatissimi per i 4 gol annullati, è innegabile, ciononostante i numeri non lasciano spazio alle interpretazioni. Il bilancio dei tiri in porta dice 9 a 1 per gli uomini di Gattuso, il che vuol dire che il successo, per quanto sofferto, è più che meritato.

Napoli che, da ieri sera, sarà devoto a “San Var”, particolarmente vicino alla causa azzurra nel match del San Paolo. Eppure, se per 4 volte il Sassuolo è andato in gol e per tutte e 4 le volte il fuorigioco c’era, allora forse forse c’è anche da dare i giusti meriti alla difesa partenopea per la precisione con cui si è mossa. Serata ricca di emozioni come quella del gol di Hysaj, alla prima rete in assoluto con la maglia del Napoli. E’ il giusto premio per un professionista esemplare e un uomo con la “U” maiuscola, capace di rialzarsi come un leone nonostante le feroci critiche di questi anni e un mercato che lo vedeva ormai ad un passo dall’addio. Gioia, o forse liberazione, pure per Allan, che dal nulla piazza in porta il pallone del raddoppio. Anche lui, come l’esterno albanese, non sta passando un bel momento, la fiamma che lo ha sempre contraddistinto si è un po’ affievolita: chissà se la rete di ieri, però, possa fungere da benzina su quel fuoco.

Nel cuore di Napoli-Sassuolo: l’analisi della partita

 


GUERRIERO – 
Dovessimo indicare un nome per esplicare la definizione del termine, quello di Hysaj è più che giusto. Tanto bistrattato solo perché non dispone di piedi raffinatissimi, l’ex Empoli si toglie tanti sassolini dalle scarpette al 8′, quando purga il Sassuolo per la prima volta con una fucilata di destro. E’ nettamente il migliore in campo del Napoli, è insaziabile, tanto che al 42′ va addirittura vicino alla doppietta. C’erano almeno un paio di compagni posizionati meglio al centro dell’area, ma si sentiva in fiducia e ha fatto benissimo a provarci. Buona prova anche per il collega sul fronte opposto Di Lorenzo. Nel primo tempo Rogerio è una vera e propria spina nel fianco per lui. Prende le misure, però, nella ripresa e così la sua prestazione sale di livello. Bene pure stavolta Koulibaly, che palesa il suo ottimo stato di salute e gioca con personalità. Non precisissimo in certi frangenti a causa del palleggio veloce del Sassuolo, ma fortunatamente nessun errore ha pregiudicato la sua gara e quella del Napoli. Ha rischiato di macchiarla in maniera indelebile, invece, Manolas, non ancora al 100%. Un suo totale pasticcio nella pressione su Djuricic genera poi uno dei gol del Sassuolo, per fortuna annullato dall’intervento del Var. Sbaglia diverse volte anche in fase di palleggio, ma forse perché condizionato dal dolore al costato che lo costringerà a lasciare il campo al 59′. Può poco sulle 4 reti annullate al Sassuolo Ospina, che oltre alle occasioni citate viene impegnato quasi mai se non nel primo tempo da uno scatenato Djuricic: il suo sinistro tagliente, però, viene respinto ottimamente dal portiere azzurro.

FULMINE A CIEL SERENO – Al San Paolo si registra poi l’altro acuto, quello di Allan, che con un lampo infligge agli uomini di De Zerbi il colpo di grazia. Quel poco più di un quarto d’ora gli basta per dimostrare di essere vivo e rispondere agli stimoli di Gattuso, e infatti è la gara in cui entra meglio dal post-lockdown. Si improvvisa anche regista con lanci lunghi e precisi a tagliare il campo verso Insigne, il destro a fil di palo che regala al Napoli il 2-0 è la ciliegina sulla torta. La speranza è che cresca sempre più fino alla trasferta di Barcellona. Il brasiliano rileva un Fabiàn Ruiz leggermente sottotono. Lo stesso Gattuso si è detto non pienamente soddisfatto della sua prova, fatta di qualche buono spunto in pressione e nel palleggio durante il primo tempo ed errori di valutazione nella scelta del compagno a cui scaricare la palla come al 57′, quando calcia invece che servire il più libero Callejon sulla destra. Prestazione discreta anche quella di Lobotka, che in fase di non possesso fatica a riposizionarsi e va in affanno nel contenere il solito Djuricic. Piuttosto bene, però, in smarcamento e nello smistare la sfera. Tra i migliori in campo del ruolo e della squadra, invece, Zielinski. Il polacco dimostra ancora una volta che, quando è in serata, sa fare davvero male e crea tanti grattacapi agli avversari. Spettacolare la verticalizzazione che mette Insigne di fronte a Consigli al 20′ e ad inizio secondo tempo sfiora il gol con un tiro al volo di difficoltà elevata. La sua serata viene rovinata da un infortunio, che si spera non gli impedisca di esserci per la sfida del Camp Nou.

LORENZO, QUANTI POLMONI HAI? – C’è da chiederselo, perché come brucia il campo Insigne lo fanno davvero in pochi. Il capitano azzurro produce gioco in quantità industriali, ha una resistenza fuori dal normale ed è dedito al sacrificio in fase di ripiegamento. Peccato, però, che non è sempre lucido in zona gol, solo nel primo tempo spreca tre occasioni. Al tramonto dei primi 45′ mette in serio rischio il Napoli con un retropassaggio suicida di testa. Sugli sviluppi dell’azione, Djuricic va vicino a punire gli azzurri con un sinistro affilatissimo che solo un ottimo Ospina può disinnescare. Pessima, dispiace constatarlo nuovamente, la prova di Milik. Ancora una volta, l’attaccante polacco sembra quasi non esserci in campo e in quelle poche occasioni che riceve palla produce poco o nulla. Nella ripresa gli si presentano due opportunità per risollevare una gara anonima, ma le spreca malamente: e non erano neanche così difficili. Al suo posto Mertens, che recupera dall’infortunio subito contro l’Udinese. Il numero 14 azzurro è in tutt’altra condizione. Ci mette l’usuale vivacità e serve l’assist per il 2-0 di Allan. Peccato per l’ammonizione a pochi minuti dall’ingresso in campo, che gli negherà la presenza alla prossima in casa dell’Inter. Un po’ altalenante, infine, Callejon, il quale alterna la solita dedizione tattica in fase difensiva alla scarsa concretezza al momento di far gol. Nel primo tempo suggerisce la consueta azione con Insigne tagliando alle spalle della difesa del Sassuolo, ma al momento di spingere la palla in rete colpisce di stinco e fallisce. Conferma l’ottimo stato di forma Politano, che subentra proprio allo spagnolo. L’ex Inter dà prova ancora una volta della sua efficacia a gara in corso. Sfiora il gol al 87′ con una diagonale all’angolino di sinistro che l’ennesimo palo – il 24esimo il campionato e il numero 34 in stagione – respinge. Il secondo gol azzurro, però, è solo rimandato e c’entra sempre lui. Geniale la spizzata di testa che sorprende la retroguardia neroverde e trova libero Mertens sulla destra, il quale poi serve ad Allan il pallone del 2-0.

Napoli che, dunque, supera brillantemente la difficile prova Sassuolo. Gattuso stesso aveva sottolineato quanto fosse importante fare la prestazione contro una squadra così incredibilmente pericolosa e qualitativamente impressionante. Qualcosa da registrare c’è ancora, però e sono quelle leggerezze che, contro avversarie del calibro del Barcellona, non puoi permetterti. L’auspicio è che i pochi giorni di stop che distanzieranno gli azzurri dalla trasferta catalana al termine del campionato, possano bastare per tirare il fiato in maniera sufficiente e tentare l’impresa.

A cura di Giuseppe Migliaccio

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