A due giorni dal prestigioso e determinante successo di Savona abbiamo chiesto all’allenatore rossoverde Bruno Cufino di fare un primo bilancio della stagione appena trascorsa.
Stagione certamente non facile, ma senz’altro positiva tra tantissime luci e qualche ombra.
“E’ terminata una stagione complicata nel migliore dei modi con un incontro al cardiopalma dove l’assenza per acciacco di Renzuto mette la ciliegina sulla torta a questa stagione di grandi infortuni patiti spesso da giocatori fondamentali per ruolo e rappresentatività e che raramente ci hanno consentito di organizzare il gioco secondo le nostre caratteristiche e potenzialità reali. Un terzo posto importante perché maturato superando nervosismi e tensioni che questa perenne emergenza ha comportato, tacitando in maniera perentoria lo scetticismo di un ambiente sempre esigente, ipercritico ai limiti della saccenza e che poteva minarci la serenità necessaria per raggiungere ogni traguardo.. Importante perché ha evidenziato la nostra grande capacità di ritrovarsi nei momenti decisivi e conquistare, con grande merito dei ragazzi, tutti gli obiettivi stagionali. Infine è importante perché ci riproietta in Eurolega tra i club più forti di Europa e quindi del mondo, dove già da ora ci proponiamo di dare l’anima e fare con orgoglio la nostra parte”.
E allora, parliamo del futuro.
“Superato questo primo anno di progetto, difficile ed interlocutorio, ora dobbiamo saper guardare avanti. Non dobbiamo consentire che quegli errori che comunque, quasi inevitabilmente si commettono durante la stagione cronicizzino; dobbiamo essere bravi a trasformarli in esperienza ed azzerarli. E qualcosa va modificato e perfezionato anche in ciò che sembra aver funzionato, a cominciare dall’organizzazione in senso generale e degli allenamenti in particolare, laddove la necessità di fruire di nuovi spazi diventa vitale. Nuove e solide realtà già dalla prossima stagione si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti preannunciando una stagione ancor più competitiva di questa. Noi abbiamo l’obbligo di restare ai vertici e non fare alcun passo indietro, così come ci impone il nostro DNA. Oltre 25 anni di esperienza di professionista della pallanuoto mi hanno insegnato che le cose possono cambiare da una stagione all’altra e senza preavviso, dal gioco giocato agli equilibri, passando per tanto altro ancora. La nostra capacità deve essere quella di saper leggere ed interpretare ogni apparentemente più piccolo segnale che questa travagliata stagione ci ha dato. Sia per quelli positivi, sia per quelli negativi di questi segnali, abbiamo il dovere di non sottovalutare nulla e dovremo saper fare le giuste proiezioni…per prevenire, per programmare, per andare avanti nel progetto ambizioso che va messo sempre e comunque al primo posto in ogni valutazione da fare e di ogni decisione da prendere! Tutti insieme squadra, staff tecnico, dirigenti, collaboratori e vertici del nostro glorioso club al primo anno di progetto siamo partiti col piede giusto, tenendo fede a quanto ci eravamo ripromessi, e centrando tutti gli obiettivi focalizzati. Siamo terzi e siamo in Eurolega: adesso guardiamo oltre!”
Fonte: Ufficio stampa Posillipo
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