L’Acquachiara Carpisa Yamamay si qualifica per i quarti di finale di Euro Cup 2014/15 a fronte del felice posizionamento nella classifica finale del Gruppo A. Ecco la classifica finale: Sintez Kazan 12; Acquachiara e Vouliagmeni 10; Jadran Herceg Novi 8; Utrecht 3; Esslingen. Ecco il resoconto del week end europeo della compagine allenata da Paolo De Crescenzo:
QUINTA GIORNATA (Domenica 2 novembre)
Utrecht-Acquachiara 8-17 (3-4, 1-4, 2-5, 2-4)
Utrecht: Hoepelman R., Landeweerd 1, Aantjes 1, de Voogt, Frauenfelder 1, van den Bersselaar J. 1, Ahullo Diaz, Janssen, van den Bersselaar B., Spijker 1, Foster 2, Hoepelman B. 1, Derk. All. Gerritse.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 4, Lanzoni 2, Marziali 2, Luongo S. 4, Valentino 2, Astarita 1, Gitto M., Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Arbitri: Matache (Rou) e Rakovic (Srb).
Superiorità numeriche: Utrecht 3/5, Acquachiara 7/9.
La Carpisa Yamamay Acquachiara batte l’Utrecht (tra i pali ha giocato sempre Lamoglia, bene soprattutto Valentino, di Astarita il gol più bello con un’azione personale) e si qualifica per i quarti di finale di Euro Cup. Al termine della gara con gli olandesi, senza conoscere ancora l'[esito del torneo, Paolo De Crescenzo ha detto: “In questo momento non so ancora come andrà a finire, ma una cosa già la posso e la voglio dire: la squadra ha fatto pienamente il suo dovere giocando con grande impegno e determinazione 5 partite in 4 giorni, di cui le tre più difficili, le tre decisive, nell’arco di sole 40 ore e con l’handicap dell’espulsioni di Petkovic e Luongo per quasi tutta la gara rispettivamente contro Jadran Herceg Novi e Sintez Kazan. Ho già ringraziato per questo i giocatori e Roberto Brancaccio e ringrazio anche i nostri preparatori atletici per averci permesso di schierare una squadra al top dal punto di vista fisico. Le mie sensazioni sul torneo? Sono stato testimone qui ad Atene delle lamentele di rappresentanti delle altre squadre presenti per la composizione del girone, dovuta a un sorteggio fin troppo sfortunato. Fatto sta che tra qualche ora usciranno fuori dal torneo due formazioni in grado di poter arrivare almeno in finale, e questo è un danno sia per la manifestazione sia per l’immagine della pallanuoto. Un sorteggio fin troppo sfortunato impedirà all’Euro Cup di avere nei quarti di finale tutte formazioni competitive. Ovviamente mi auguro che l’Acquachiara passi il turno. In ogni caso sin da ora faccio i miei complimenti alle due squadre che si qualificheranno dopo un girone così duro e impegnativo, ed esprimo la mia solidarietà a quelle che, invece, qui ad Atene saranno costrette a rimanere fuori”.
QUARTA GIORNATA (Sabato 1 novembre – Sera)
Acquachiara-Esslingen 26-9 (8-2; 6-4; 4-1; 8-2)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi 2, Paskvalin 2, Scotti Galletta, Petkovic 10 (3 rig.), Lanzoni 2, Marziali 1, Luongo S. 7 (2 rig.), Valentino 1, Astarita, Gitto M. 1, Lamoglia.
Esslingen: Watzlawich, Hechler, Rothfuss 2, Finkes, Stedman, Roth, Muller 2, Sopiadis, Zugic, Troll 2, Glaser 3, Hausmann.
Arbitri: Franulovic (Cro) e Rakovic (Srb).
Superiorità numeriche: Acquachiara 8/10, Esslingen 5/8.
La vittoria del Vouliagmeni contro il gia’ qualificato Sintez Kazan complica i piani dell’Acquachiara. Il destino della squadra di De Crescenzo si decidera’ domani nel match tra i greci e lo Jadran Herceg Novi: se vince il Vouliagmeni, Carpisa Yamamay eliminata; se il match finisce in parita’, biancazzurri promossi; se vince lo Jadran, decidera’ la differenza reti generale tra l’Acquachiara e i montenegrini, che al momento vede quest’ultimi in vantaggio di +2. Poco da dire per quanto riguarda l’incontro di stasera. Uniche note salienti i 10 gol di Petkovic, i 7 di Luongo e l’ingresso nel terzo tempo tra i pali biancazzurri di Lamoglia, che ha parato molto bene.
TERZA GIORNATA (Sabato 1 novembre – Mattina)
Sintez –Acquachiara 14-11 (4-1; 4-6; 3-3; 3-1)
Sintez Kazan: Dudkin, Pliskevich, Zinnatullin 1, Odintsov, Kovacic, Ivanov, Timakov, Nagaev 1, Stepanyuk 4, Ryzhov-Alenichev 3, Elizarov 1, Shepelev 4, Koshkarov. All. Ivankonic.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 7 (4 rig.), Lanzoni, Marziali 1, Luongo S., Valentino, Astarita, Gitto M. 1, Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Arbitri: Kokaragac (Srb) e Rakovic (Srb).
Superiorità numeriche: Sintez 9/14, Acquachiara 6/11.
Note: espulsi per proteste Luongo (A) e Nagaev (S) nel primo tempo; espulso Kovacic (S) per brutalità a 7’35” del quarto tempo.
La Carpisa Yamamay Acquachiara perde la partita con il Sintez ma non le speranze di qualificazione. Però, da adesso, il destino dei biancazzurri dipende anche dai padroni di casa del Vouliagmeni. Se i greci vincono le ultime due partite contro i russi (già qualificati) e lo Jadran Herceg Novi, l’Acquachiara è fuori. In caso contrario l’unica squadra che potrebbe togliere ai biancazzurri il secondo posto (e il pass per i quarti di finale) diventerebbe lo Jadran. In questo caso potrebbe avere un peso determinante la differenza reti generale, visto che lo scontro diretto tra la Carpisa Yamamay e i montenegrini è finito in parità. Fatta questa premessa e passando alla gara di stamattina persa contro il Sintez, ci sono attenuanti (l’Acquachiara è l’unica squadra ad aver giocato tre scontri diretti nelle prime tre partite, e questo ha pesato non poco in termini di lucidità contro i russi nell’ultimo tempo) e anche qualche rimpianto: sul punteggio di 11-10 la Carpisa Yamamay ha fallito un 2 contro 0 prendendo sul capovolgimento di fronte la rete del 12-10 che ha lanciato il Sintez verso il successo. Si diceva della poca lucidità nella quarta frazione. Ne è testimonianza evidente il passaggio dal 100% con l’uomo in più dei primi due tempi (6 su 6) allo 0 su 5 che i biancazzurri hanno fatto registrare nella seconda parte di gara. Ha contribuito a questo calo di lucidità anche il fatto che “la partita è stata durissima sul piano fisico – commenta De Crescenzo -: una vera e propria battaglia in acqua alimentata anche da un certo nervosismo per alcune decisioni arbitrali in avvio di partita che hanno tolto serenità ad entrambe le formazioni”. Stefano Luongo, in particolare, è stato espulso per proteste dall’arbitro serbo Rakovic dopo soli due minuti e mezzo di gioco. “Gli ho detto soltanto che un avversario mi aveva preso per la gola – spiega il giocatore – e lui mi ha mandato a vestire”. Stessa sorte è toccata poco più avanti a KOvacic, sul punteggio di 4-1 per il Sintez. Ancora una partenza ad handicap, dunque, per la Carpisa Yamamay, e anche stavolta la squadra di De Crescenzo ha saputo rimediare recuperando tutto il passivo in due occasioni (5-5 e 7-7) grazie soprattutto alle reti di un grande Petkovic (il migliore dei suoi, seguito a ruota da Paskvalin e Marziali). Poi, però, la stanchezza e varie disattenzioni difensive (unite alla brutta percentuale con l’uomo in meno) hanno permesso ai russi di riportarsi avanti (10-7) e di non essere più raggiunti. “Sul piano dell’impegno – conclude De Crescenzo – non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori. Anche stavolta hanno mostrato grande carattere recuperando il -3 iniziale. Un atteggiamento positivo che, indipendentemente da come andrà a finire qui ad Atene, fa ben sperare per il futuro”.
SECONDA GIORNATA – (Venerdi’ 31 ottobre)
Vouliagmeni-Acquachiara 7-11 (4-1; 0-3; 0-3; 3-4)
Vouliagmeni Atene: Tsalkanis, Kopeliadis, Masmanidis 1, Velonias 1, Chrysospathis 1, Gouvis, Afroudakis C. 1, Louizisidis, Alvertsis, Kapotsis 2, Tigkas 1, Kapetanakis, Zrdevas. All. Lorandos.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Rossi, Paskvalin 2, Scotti Galletta, Petkovic 5 (2 rig.), Lanzoni, Marziali, Luongo S. 3, Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Arbitri: Franulovic (Cro) e Kokaragac (Tur).
Superiorità numeriche: Vouliagmeni 3/9, Acquachiara 5/10.
Paolo De Crescenzo non sa ancora se la Carpisa Yamamay Acquachiara ce la farà a qualificarsi (tutto è ancora in discussione nel girone di Atene), ma una certezza ce l’ha già: “Il carattere di questi ragazzi è straordinario”, dice il tecnico al termine della splendida vittoria sui padroni di casa del Vouliagmeni. C’è anche un’altra certezza: questa squadra è capace di tutto, nel male e (soprattutto) nel bene. Capace di andare sotto 4-0 dopo tre minuti e mezzo di gioco (4 tiri del Vouliagmeni, 4 gol) e poi di non far toccare palla agli ateniesi per due tempi e mezzo, segnando nove gol di fila. Da 4-0 a 4-9: anche in questo caso non è facile trovare precedenti in una partita tra due squadre che sulla carta si equivalgono. Come è riuscita, dopo il black out iniziale, la Carpisa Yamamay a cambiare volto alla partita? “E’ stato molto importante il time out chiamato da De Crescenzo sul 4-0”, spiega Matteo Gitto, protagonista di un’ottima gara difensiva. Il tecnico biancazzurro aggiunge: “Con il pressing abbiamo messo in difficoltà gli avversari, il Vouliagmeni non è stato più capace di giocare in attacco con la stessa efficacia”. Debellati completamente in fase offensiva (molto buona anche la partita di Perez nelle retrovie, ma tutti hanno dato un contributo importante), gli ateniesi sono stati sovrastati progressivamente anche nelle altre zone del campo. Ed hanno cominciato a prendere un gol dopo l’altro, sfiancati dal lavoro di demolizione di Paskvalin, migliore in campo, e tramortiti dalle conclusioni da fuori di Petkovic e di Luongo. Dopo aver raggiunto i rivali al termine di una seconda frazione semplicemente perfetta (4-4), la Carpisa Yamamay stacca gli avversari con un terzo tempo altrettanto eccellente, nel quale vanno a segno Petkovic (rigore conquistato da Paskvalin), Luongo (bellissima conclusione con l’uomo in più) e Perez sempre in superiorita’. Sul punteggio di 4-7, dopo alcuni buoni interventi di Caprani (“E’ stato fondamentale in questa gara, ha dato grande sicurezza ai compagni”, dirà poi De Crescenzo), finisce il terzo tempo. Ma lo strapotere dell’Acquachiara va avanti anche nella quarta frazione e arrivano il 4-8 di Petkovic con una sassata delle sue e il 4-9 realizzato sempre dal croato, stavolta con l’uomo in più. Dopo essere stato a digiuno per quasi 25 minuti di gioco effettivo, il Vouliagmeni ritrova il gol (6-9) e anche un po’ di fiducia, ma Luongo spegne sul nascere il tentativo di rimonta dei greci nel finale. Questi miracoli (vedi partita con lo Jadran Herceg Novi) finora qui ad Atene riescono solo all’Acquachiara. Stavolta (era ora) si e’ giocato al chiuso, nella piscina del Panionios, che stamattina ospitera’ anche la terza partita dell’Acquachiara in questo girone, quella con i russi del Sintez Kazan, quella decisiva.
Acquachiara-Jadran Herceg Novi 9-9 (1-2; 1-3; 3-1; 4-3)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 2, Marziali, Luongo S. 3 (1 rig.), Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Jadran Herceg Novi: Kandic, Ukropina 1, Popadic, Sekulic 4, Vidovic 1, Porobic, Banicevic, Saric 2, Latinovic, Spaic, Draskovic, Pjesivac 1, Kolesko. All. Gojkovic.
Arbitri: Franulovic (Cro) e Galindo (Esp).
Superiorità numeriche: Acquachiara 2/11, Jadran 3/6.
Note: espulso Petkovic alla fine del secondo tempo per atteggiamento irriguardoso.
Giocatevi questi numeri: 69, 44, 5. Sono i secondi che mancavano alla fine quando la Carpisa Yamamay Acquachiara ha segnato gli ultimi tre gol portando a compimento una rimonta incredibile. Da 6-9 a 9-9 in poco più di un minuto, un’impresa forse senza precedenti. Raccontiamoli subito questi tre gol. A 69” dal termine Paskvalin raccoglie un assist di Luongo e batte Kandic: 7-9. Lo Jadran perde il possesso del pallone, la squadra di De Crescenzo si fionda in contropiede e conquista un rigore con Lanzoni. Luongo non sbaglia la trasformazione: 8-9 a 44” dalla fine. La formazione montenegrina è nel pallone, paralizzata dalla paura di vincere, mentre i biancazzurri sono in preda ad un furore agonistico. A 13” dal termine lo Jadran esaurisce il tempo dell’ultimo possesso palla, ma De Crescenzo non ha più time out da chiamare. Poco male, perché la squadra è già proiettata in un’altra controfuga che si conclude a 5” dalla sirena con il pareggio di Lanzoni, tra lo stupore generale. “Mai vista una rimonta simile in tutta la mia carriera”, esclama a fine gara un amareggiato Sekulic, mancino ex Bogliasco dello Jadran e migliore in acqua. Stasera ha fatto 4 gol, e con i 5 segnati l’anno scorso alla Scandone fanno 9. Ce l’ha proprio con l’Acquachiara. Ma come si è giunti a quel 6-9 che sembrava irrimediabile? “Per due tempi e mezzo – precisa De Crescenzo – abbiamo giocato male, sbagliando molto con l’uomo in più e subendo troppi contropiedi. Poi i ragazzi si sono riscattati con una seconda parte di gara tutto cuore e con un finale di gara davvero straordinario. Il giusto premio al grande carattere di questa squadra”. C’è da aggiungere che il “miracolo Acquachiara” è stato fatto senza Petkovic, espulso dal connazionale Franulovic per un equivoco alla fine del secondo tempo. “Pazienza – dice il giocatore croato -, l’importante è aver conquistato un pareggio che per come è maturato vale come una vittoria. La partita era persa, più che persa”. Fuori luogo parlare di migliori in una gara nella quale la Carpisa Yamamay ha giocato collettivamente malissimo per due tempi e collettivamente benissimo negli altri due. Ma Lanzoni, che merita comunque una citazione perché è stato lui a conquistare il rigore dell’8-9 e a segnare la rete del pareggio, ci tiene a fare una dedica al compagno Scotti Galletta: “Il più bravo è stato lui”. Precisazioni finali: nello Jadran, che ha fatto un’ottima gara, mancava Zlokovic (problemi alla spalla, non è partito proprio per Atene). Si è giocato all’aperto, nella piscina sociale del Vouliagmeni, con un freddo boia. Inconcepibile.
Fonte: acquachiarasport.com
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