Medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Londra 2012, medaglia d’oro ai campionati Mondiali di Shangai 2011, un argento ed un bronzo nelle edizioni di World League rispettivamente del 2011 e 2012: una carriera di tutto rispetto per un pallanuotista che negli ultimi anni si è contraddistinto come uno degli sportivi italiani più noti in tv. Stiamo parlando di Amaurys Perez, difensore classe 76’ nato a Cuba ma naturalizzato italiano, uno degli artefici di una più che positiva stagione fino a questo momento all’Acquachiara Carpisa Yamamay. IamNaples.it ha intervistato in esclusiva il difensore icona della società del presidente onorario Franco Porzio alla vigilia del delicato match di campionato contro la Sport Management:
L’Acquachiara ha totalizzato fino ad oggi 27 punti in classifica, conquistando la terza posizione dietro le due strapotenze AN Brescia e Pro Recco: quali sono le vostre ambizioni per questo campionato? Sarà come al solito difficile scompaginare il dominio delle prime due della classe?
“Il nostro obiettivo è quello di crescere partita dopo partita, rimanendo sempre con i piedi per terra. Tutti noi avremmo firmato qualora ci avessero garantito che a metà campionato occupavamo la terza posizione. E’ un campionato molto equilibrato e bisogna evitare di commettere passi falsi per difendere questo terzo posto, facendo magari qualche sorpresa alle prime due in classifica Pro Recco e AN Brescia che chiaramente hanno un organico più attrezzato. Dobbiamo prendere esempio sicuramente da loro. Tuttavia qualche soddisfazione speriamo di togliercela”
Sabato prossimo alla piscina Scandone arriva la matricola Sport Management che ben sta figurando nel suo primo anno in massima serie. Un’eventuale vittoria potrebbe allungare il vostro gap a +5 punti proprio da questi ultimi: che prestazione servirà per avere la meglio sugli avversari?
“La Sport Management la si può definire a tutti gli effetti una realtà visto che possiede nella propria rosa giocatori di tutto rispetto, facendo leva su un bel mix di giocatori giovani ed esperti, con un allenatore in panchina bravissimo come Marco “Gu” Baldineti. La mia crescita professionale è iniziata proprio con lui per cui lo conosco molto bene. Siamo concentrati su questo big match avendo lavorato intensamente durante tutta questa settimana. Io purtroppo ho rimediato un infortunio al pettorale, ma tuttavia vedo i miei compagni carichi al massimo con la “cazzimma” necessaria da offrire in vasca. Sarà un match sicuramente difficile ed equilibrato. Immagino che loro riescano a contenere bene i nostri affondi almeno nella parte iniziale del match, poi dopo spero che esca fuori la solita Acquachiara che tutti conosciamo. Sarà di certo una partita tirata”.
La semifinale di Euro Cup contro il Mornar Spalato di Euro Cup rappresenta un’importante tappa in virtù di quella che potrebbe esser una possibile finale tutta napoletana contro il Posillipo: come vi state preparando dal punto di vista mentale ad un appuntamento così importante?
“Il nostro obiettivo è quello di puntare tutto su questa Coppa. Siamo realisti dicendo che questo sarebbe un titolo più alla portata per la nostra squadra rispetto al campionato. E’ il secondo anno consecutivo che stiamo rincorrendo questo trofeo. Se devo dire la verità questa rappresenta un’ulteriore sfida per me stesso visto che nella mia carriera non ho vinto ancora un trofeo a livello di club, al di la delle soddisfazioni avute in Nazionale. Quindi speriamo che riesca a portare a termine questa mia impresa. Sarebbe bello se ci fosse una finale tutta napoletana, lo sport campano in generale compierebbe un grosso passo in avanti secondo me”
Nella tua carriera hai trascorso due anni al Posillipo prima di accettare la realtà dell’Acquachiara: quanta volontà c’è di conquistare il primo trofeo della storia per una società che solo nel 2011/12 ha conquistato la massima serie? Puoi spiegarci il processo di crescita di questa società dal momento del tuo arrivo fin adesso?
“La prima cosa da dire dell’Acquachiara è che essa è una vera e propria famiglia, e ciò è un aspetto determinante. Uno dei primi obiettivi del presidente onorario Franco Porzio è stato quello di creare quell’ambito familiare intorno a questa società tale da far sentire i giocatori a proprio agio, come se fossero tutti a casa loro. Questo è una motivazione in più per sentirti protetto e coccolato, cosa che a mio avviso fa la differenza. L’ambizione dell’Acquachiara è cresciuta anno dopo anno, da qui si capisce come ci sia la voglia di portare avanti un progetto tecnico duraturo nel tempo. Ecco perché io ho scelto di rimanere qua fino alla fine della mia carriera da pallanuotista”
In questa settimana la Nazionale italiana è stata impegnata nella World League contro la Croazia. Conosci molto bene il ct Sandro Campagna con cui hai conquistato un oro ai Mondiali di Shangai 2011 ed argento alle Olimpiadi di Londra 2012: come giudichi il lavoro che sta facendo con questa nuova generazione in vista delle Olimpiadi di Rio 2016?
“Partiamo da questo presupposto: Sandro Campagna non sbaglia mai. Lui ed il suo staff hanno la capacità di far crescere qualsiasi giocatore che arrivi in Nazionale. Le scelte che ha fatto fino adesso dimostrano come abbia avuto fin qui ragione su tutto. Bisogna seguirlo in pieno, e non ho alcun dubbio sul fatto che la Nazionale farà senz’altro bene in futuro. Sarà dura perché non è mai facile affrontare un cambio generazionale riscontrando subito dei risultati vincenti, ma questi ragazzi hanno già dimostrato durante i precedenti campionati europei di valere guadagnandosi nelle ultime due frazioni di gioco la medaglia di bronzo agli ultimi europei. Ci sono molti giovani interessanti e bravi che mi hanno stupito. C’è una buona base su cui poter lavorare, chiaramente questi giovani dovranno esser guidati da quattro o cinque senatori d’esperienza dispensatori di consigli utili per loro”
Quali sono secondo te i motivi per cui l’Associazione giocatori pallanuoto di cui tu fai parte non è stata ancora riconosciuta dalla Federazione? Qual è la strada da perseguire secondo te?
“Ci sono ancora tante incognite riguardo questa storia. Il sottoscritto da circa un mese è diventato vice-presidente dell’Agp insieme al mio amico Valentino Gallo, e non ti nego che stiamo lottando come associazione di categoria per avere un approccio più positivo ed un dialogo più costruttivo con la Federazione italiana per l’interesse di ambedue le parti. Fino adesso non siamo stati accolti molto bene poichè ci guardano ancora con un pizzico di diffidenza, e questa è una cosa stranissima visto che in quasi tutti gli altri sport come il calcio ed il basket questa sinergia tra le parti risulta esserci senza problemi. L’Associazione è frutto di un’iniziativa molto bella avviata con Maurizio Felugo, alla quale hanno aderito anche le ragazze della Nazionale femminile ed altri giocatori della massima serie, solo ed esclusivamente per il bene del mondo della pallanuoto. Noi speriamo che le porte si possano aprire al più presto, quanto meno ad un dialogo chiaro. Fino ad ora abbiamo avuto solo un piccolo meeting con la Federazione, speriamo al meglio per il futuro.”
Qual è il tuo rapporto con la città e con la gente di Napoli? Cosa ti ha colpito più particolarmente di essa?
“Sono da cinque anni in questa splendida città. Per di più mia moglie è calabrese, ho vissuto diverso tempo in Calabria quindi per me è diventata praticamente una prassi vivere in località del Sud del mondo se vogliamo includere anche Cuba e Spagna. Secondo me sono le persone che fanno le città e posso dire che qui sono stato accolto molto bene. La gente di Napoli assomiglia molto in termini di calorosità e nel modo di essere a quella di Cuba. Mi sono immedesimato alla grande nella cultura partenopea. Il cibo è un davvero un qualcosa di incredibile qui… (ride ndr)”
Oltre ad essere il giocatore icona dell’Acquachiara sei diventato anche un vero e proprio personaggio televisivo con le diverse apparizioni in tv: questa popolarità acquisita ha scompaginato la tua quotidianità?
“Questa popolarità la affronto con molta tranquillità e con molta serenità. Se ho la possibilità di regalare un sorriso ad una persona attraverso un autografo o ad una foto non ho alcun tipo di problema nel farlo. La cosa più bella è che io non mi sento popolare (ride ndr). Posso dire che seebbene da un anno e mezzo circa che sia apparso più spesso in tv tutt’ora mi meraviglio quando continuano a riconoscermi per strada. Anche se non sembra ma riservo ancora un minimo di timidezza quando ritorno sullo schermo, ma non ti nascondo che tutto ciò mi rende felice”
Nel prossimo mese di giugno promuoverete il progetto giovanile“Yellow Ball Waterpolo International Event” proprio qui alla Mostra d’Oltremare con l’intento di far avvicinare i giovanissimi di tutto il mondo a questo sport. Parlaci di questo progetto?
“Questa un’importante manifestazione dedicata ai bambini di età compresa tra i 7 e i 15 anni che si svolgerà dal 22 al 26 giugno alla Mostra d’Oltremare. C’è da dire una cosa: uno dei primi obiettivi che l’Acquachiara si è prefissata dal momento della sua fondazione è stato quello di dare la possibilità ai giovani che non si possono permettere economicamente di intraprendere un’attività sportiva di potergli regalare una possibilità. Poi è chiaro che l’intenzione è quello di far divertire tutti i bambini attraverso uno sport così bello come la pallanuoto. Questo torneo sarà un fiore all’occhiello per tutta la città. Il presidente onorario Franco Porzio ha la pallanuoto nel cuore, e lui sa ben trasformare questa immensa passioni in iniziative concrete.”
IamNaples.it è una testata giornalistica che tratta prevalentemente del calcio Napoli: tu segui il Napoli? Sei mai andato allo Stadio San Paolo?
“Non sono mai stato allo stadio San Paolo per scaramanzia. Non conosco nessun giocatore, ma simpatizzo per mister Rafa Benitez innanzitutto perchè è spagnolo, inoltre perché mi è rimasta impressa quella storica finale di Champions League che ha vinto con il Liverpool contro il Milan, effettuando quella sensazionale rimonta. A mio modo di vedere, credo che sia una persona molto simpatica, un professionista con il carattere come il suo non può che far bene in questa piazza. Dal punto di vista sportivo ammiro la squadra del Napoli per la “cazzimma” che mettono in campo nelle partite. Lo stesso approccio e la stessa mentalità che i giocatori azzurri adottano in campo noi cerchiamo di trasferirla in vasca”
Si parla frequentemente del dibattito sulla mancata popolarità oggi di uno sport così nobile come la pallanuoto: come pensi che questa disciplina possa ritornare nuovamente ai fasti di una volta?
“Qui a Napoli ci sono tre squadre solo in A1, questo lascia intendere come questo territorio possa dire la sua per far decollare questo sport. Purtroppo questa crisi economica ha destabilizzato la popolarità di quelli che vengono denominati “sport minori”. La pallanuoto ahimè ha subito questa evoluzione negativa. Penso che a livello di marketing non siamo stati in grado di adeguarci, trascurando forse questo aspetto molto importante. Il rugby ci può insegnare da questo punto di vista. Dobbiamo cercare di fare questo salto di qualità per dimostrare alle persone che la pallanuoto può essere considerato un vero e proprio hobby per far si che la gente si avvicini a questo sport e ci venga a vedere il sabato pomeriggio. C’è tanto da fare, partendo dalla Federazione fino ad arrivare a tutte le società. E’ un obiettivo difficile. Devo esser sincero: quando mi riconoscono per strada sono contento perché in quel momento rappresento il mondo della pallanuoto, e di ciò ne vado molto fiero”
Per concludere: cosa ti senti di dire ai giovani che ragazzi per far si che scelgano la pallanuoto piuttosto che gli altri sport?
“La pallanuoto è uno sport molto divertente. Il primo motivo per far si che i bambini si appassionino a questo sport è l’acqua: a quale bambino non gli piace venir in piscina? Tuttavia il mix acqua-palla dovrebbero stimolare ancor di più i ragazzi ad avvicinarsi a questo sport di squadra. Il divertimento è assicurato. Inoltre si trae beneficio per la forma fisica e si apprendono i grandi valori umani che questo sport dà. Inoltre se riesci a sfondare riuscendo a diventare un campione allora puoi toglierti molte soddisfazioni… ed io te lo posso garantire”
A cura di Gilberto D’Alessio
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