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Zuniga firma un quinquennale, ma in campo è svagato

Londra. Ha scelto Londra come location per l’annuncio: al termine di una trattativa più estenuante del previsto, Aurelio De Laurentiis ha esaudito il suo desiderio: trattenere Zuniga al Napoli. Il colombiano resterà in azzurro anche per le prossime cinque stagioni. «Sono felice di restare qui, era il mio desiderio principale: vorrei tanto chiudere qui la mia carriera», il primo commento sul sito del Napoli del giocatore acquistato dal Siena nell’estate del 2008. «Ho sempre creduto in Camilo e lui ha creduto sempre nel Napoli. Le cifre? Sono quelle che lui si merita. In questi anni ha lavorato in silenzio ed umiltà e meritava questo riconoscimento», le parole del presidente. Voleva che restasse, lo ha trattenuto quando Calleri, il suo manager, minacciava di portarlo via tra 12 mesi a parametro zero. La trattativa per il rinnovo del contratto si è sbloccata dopo l’incontro lungo un’ora tra il procuratore del sudamericano e il presidente. L’accordo sul compenso era chiuso, ma Calleri aveva chiesto di inserire una clausola di rescissione. Il Napoli ha detto di sì fissandola a un prezzo molto elevato: 35 milioni. Alla fine, l’ha spuntata De Laurentiis anche se qualche cessione è stato costretto a farla pure lui. Zuniga guadagnerà 3,3 milioni all’anno più bonus, quasi ai livelli di Hamsik. Un argomento che ha arginato la corte serrata della Juventus. La cerimonia del rinnovo è andata in scena ieri mattina, con tanto di foto e video della firma. La svolta contrattuale non ha però non avuto risvolti nella partita all’Emirates Stadium. Zuniga, infatti, è stato uno di quelli che ha deluso di più: nessuna galoppata sulla sinistra, nessun dribling ubriacante, nessuna invenzione con Insigne o Hamsik. E in una squadra orfana di Higuain, con un Hamsik incolore, l’evanescenza del colombiano ha pesato oltre misura: sul primo gol Zuniga è in clamoroso ritardo su Ramsey che può crossare a suo piacimento per Ozil e il gol, nel corso del match Juan Camilo è apparso più volte come svagato in campo. Prima della partita un De Laurentiis sereno è stato intervistato da Sky Sport News in Inghilterra ribadendo che la scelta di Benitez come allenatore non è passeggera e alla domanda se Rafa sarà come Wenger, da 17 anni alla guida dell’Arsenal, il presidente ha risposto: «Ho una cultura cinematografica e ho già avuto lunghissime collaborazioni in passato. Christian De Sica, per esempio, ha lavorato con me per oltre 30 anni. Rafa è un grande uomo, sorride sempre, è rilassato. Spero che possa essere un rapporto molto lungo il nostro». Il ricordo va a maggio scorso quando per la prima volta De Laurentiis incontrò il tecnico spagnolo: «Dissi che non avrei contattato nessun altro tecnico fino al termine della stagione – spiega il presidente azzurro – Mazzarri prese la sua decisione, il giorno dopo la fine del campionato ho preso l’aereo e ho incontrato Benitez. La sua gentilezza mi ha convinto subito. Il 26 maggio siamo stati tutto il giorno in un ristorante cinese. In 8 ore abbiamo concluso, è stata una trattativa molto veloce»

Fonte: Il Mattino

La Redazione
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