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Zuniga, è sempre più giallo: il colombiano non gioca da sei mesi! A Parma in panchina?

Missing. Scomparso. Oggi fanno sei mesi. Il 2 ottobre Zuniga alzava bandiera bianca, dopo aver disputato novanta minuti nella partitaccia di Champions in casa dell’Arsenal. «Mi fermo, il ginocchio non regge». Il Napoli ci rimase male, appena due giorni prima di volare in Inghilterra aveva finalmente sottoscritto il rinnovo contrattuale con l’esterno colombiano dopo i capricci dell’estate.

Facile l’equazione nella testa dei malpensanti: prima la firma, poi la messa a punto del ginocchio dolorante. Morale della favola: il giocatore viene operato in artroscopia il 21 ottobre a Roma da Mariani. L’ortopedico di fiducia della società, dopo l’intervento di pulizia all’arto, detta i tempi: tra un mese tornerà disponibile.

Quel mese è passato a due, poi a tre. Oggi fanno sei mesi che il giocatore è uscito di squadra. «Rientrerà ad aprile» dice Calleri, il suo fidato procuratore. Tra le tante, è stata la previsione più verosimile. Oggi è aprile, ci siamo quasi. Da Castelvolturno filtra l’anticipazione: se non è domenica a Parma, sarà in occasione della partita contro la Lazio.

Insomma, l’attesa volge al termine. O almeno, dovremmo esserci. La questione non riguarda più il ginocchio, da un punto di vista clinico Zuniga è guarito. Gli manca la condizione atletica, è nettamente indietro rispetto agli altri compagni di squadra. Il gap si recupera lavorando costantemente in gruppo e quindi giocando anche le partitine quotidiane. Cosa che Juan Camilo ha fatto la scorsa settimana, provando a forzare pur di essere in panchina contro la Juve: Benitez però non lo ha valutato idoneo. Lo scruterà e lo seguirà attentamente in questi giorni, come ha fatto con Mesto nelle scorse settimane. L’ex Reggina fa ormai parte dei convocati, Zuniga potrebbe farcela questa settimana. Al massimo, per quella successiva.

Ma perché si sono dilatati in misura così vistosa i suoi tempi di recupero? Il mese di stop ipotizzato da Mariani durante l’intervento non aveva messo in preventivo la scoperta della calcificazione di una parte del ginocchio. Zuniga avrebbe rallentato, durante le vacanze di fine anno trascorse in Colombia, le tabelle di recupero, tanto che a gennaio il ginocchio faceva ancora male e non gli permetteva di allenarsi regolarmente.

Il successivo controllo medico, effettuato questa volta a Barcellona con lo staff sanitario della propria Nazionale, lo ha rimesso in carreggiata. Evidentemente, dicono sempre i malpensanti, l’avvicinarsi del Mondiale deve aver messo addosso al giocatore fretta e ansia. Soprattutto ansia. «Da questo tipo di infortuni non si esce subito, credo che Zuniga non sarà al top nemmeno in Brasile. Per recuperare completamente, occorre almeno un anno» ha detto Giampiero Ventrone, ex preparatore atletico di Napoli e Juventus, uno che s’intende come pochi di recupero degli infortunati.

La settimana che ha preceduto la sfida alla Juventus è stata quella in cui Zuniga ha potuto lavorare meglio e finalmente alla pari di tutti gli altri. Il ginocchio è a posto, è la condizione atletica che necessita di un sostanzioso ritocco. Ecco perché Benitez ha preferito attendere altri sette giorni: con più benzina nelle gambe e ossigeno nei polmoni, il colombiano potrebbe riapparire nella lista dei convocati per la prossima sfida di campionato. Disponibile insomma, sia pure iniziando dalla panchina. Zuniga accelera, ha capito che questo è il momento di bruciare le tappe. Vuol convincere l’allenatore: o Parma o Lazio. E il Brasile si avvicina…

Fonte: Il Mattino

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