La maledizione latina. Sì, nel Napoli la jella parla il castigliano. Un castigliano forbito: dopo Albiol, Higuain e Zuniga, puntuale come la mannaia del boia è arrivato un altro infortunio latino. Latinoamericano, per la precisione: venerdì a Roma, nello scontro aereo con Borriello, Miguel Angel Britos ci ha rimesso una spalla e un bel po’ di partite. La diagnosi: lussazione di secondo grado della clavicola destra, ma senza frattura per sua fortuna. In linea di massima, il guaio rimediato dal difensore uruguaiano non prevede l’intervento chirurgico, ma domani il giocatore sarà visitato a Roma, a Villa Stuart, anche dal professor Mariani e dal professor Castagna, considerato l’esperto italiano numero uno in materia. Britos, comunque, non sarà l’unico azzurro a transitare da quelle parti nelle prossime ore: domani, infatti, Camilo Zuniga sarà operato da Mariani medesimo al ginocchio destro.
DA BRITOS – E allora, l’ultimo colpo (di sfortuna). Quello che venerdì ha messo Britos al tappeto dopo lo scontro in volo con Borriello: ieri Miguel Angel è stato sottoposto a tutti gli approfondimenti strumentali di routine dal dottor Alfonso De Nicola, responsabile dello staff medico del Napoli, e le radiografie hanno, sì, confermato il problema alla clavicola diagnosticato a caldo, ma soprattutto hanno spazzato via il timore di una frattura. Bicchiere mezzo pieno? Si dice così, in questi casi. Domani, comunque, il dottor De Nicola lo accompagnerà a Roma per un ulteriore consulto, prima di raggiungere la squadra a Marsiglia: Britos sarà visitato dal prof Mariani e soprattutto dal prof Castagna, esperto a dire poco (ha operato alla spalla anche Valentino Rossi), così da avere un orientamento definitivo sull’opportunità di un intervento chirurgico.
A ZUNIGA – Con De Nicola e l’uruguaiano, a Villa Stuart si presenterà anche Zuniga: l’operazione al ginocchio destro è già in calendario. Già nel carnet degli impegni di Mariani e della sua equipe. Il colombiano, che finora ha saltato le partite con il Livorno e la Roma, s’è fermato per un problema che affonda le radici in un intervento al menisco esterno cui fu sottoposto otto anni fa, prima di arrivare in Italia. Gli ultimi esami hanno evidenziato un’infiammazione della cartilagine e una calcificazione ossea, conseguenza di un colpo subito di recente: per lui, artroscopia utile sia a rimuovere il problema, sia a valutare in maniera più approfondita la situazione del ginocchio malandato.
TEMPI DI RECUPERO – Britos e Zuniga, insomma, accomunati da un destino non esattamente felice, in questo preciso momento storico. Ma non solo: a unirli ci sono anche i rispettivi tempi di recupero. Che, stando alle previsioni, si aggirano per entrambi tra le quattro e le sei settimane. Un mese, un mese e mezzo. E ciò significa che Rafa dovrà fare a meno di loro per almeno cinque partite di campionato (con Torino, Fiorentina, Catania, Juventus e Parma), che però potrebbero anche diventare sette (includendo le sfide con Lazio e Udinese del 1° e dell’8 dicembre), e per tre giornate di Champions (il doppio confronto con l’Om e la trasferta di Dortmund con il Borussia).
MARATONA MEDICA – Nel frattempo, ieri a Piazza Plebiscito è andata in scena la seconda giornata del “Campus 3s-salute, sport, solidarietà”, incentrato sulla prevenzione. Preso d’assalto lo stand del Centro Riabilitazione De Nicola, attivo per la medicina dello sport, la fisiatria e la riabilitazione psichiatrica: impegnati in consulti e visite mediche, il dottor De Nicola; i suoi vice azzurri, Enrico D’Andrea e Raffaele Canonico; il prof Marzullo; la dottoressa Gemma De Nicola e il fisioterapista Maurizio Mattei. Ospite dello stand, il ballerino Roberto Bolle.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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