Gianfranco Zola ha vinto scudetto e Supercoppa italiana con il Napoli, ma soprattutto è stato in azzurro l’erede di Maradona, designato dallo stesso Diego. Dopo l’esperienza a Parma, è stato per sette anni al Chelsea. Da allenatore, con il Watford, ha sfiorato la promozionein Premier League. «Sono in vacanza in Sardegna, la mia splendida terra. Mare, famiglia e tanto golf. Ho staccato la spina con il calcio, almeno per un mese. Sono poco aggiornato…».
Però non le sarà sfuggita la notizia di Benitez nuovo allenatore del Napoli.
«No, certo. Con Mazzarri è stato portato avanti un percorso molto interessante, che ha prodotto risultati importanti come il secondo posto di quest’anno e la conquista della zona Champions».
Benitez è l’uomo giusto per la panchina azzurra?
«Come nome non si discute, spero che i risultati gli diano ragione e che faccia meglio rispetto alla sua prima esperienza italiana all’Inter».
Cosa si dice di lui in Inghilterra dopo l’ultima stagione alla guida del Chelsea?
«Con i blues ha ottenuto il pass diretto per la Champions e ha vinto l’Europa League: il bilancio è solo positivo».
Come giocano le sue squadre?
«Le esperienze che ha maturato in Spagna e in Inghilterra lo hanno portato a vincere spesso, non so se il suo calcio sia spettacolare o meno ma con lui i risultati arrivano e questa è la cosa che conta più di ogni altra».
È un allenatore particolarmente meticoloso: le sue formazioni privilegiano la fase difensiva o quella offensiva?
«Il calcio di Benitez è un mix, in generale le sue squadre sono sempre molto equilibrate».
La squadra potrebbe subire un contraccolpo da questo avvicendamento?
«Non è mai facile cambiare dopo quattro stagioni vissute ad alto livello. Mi auguro che non vi sia il contraccolpo, il Napoli deve continuare il percorso di crescita che porta avanti da anni e ha tutte le possibilità per farlo, anche se Mazzarri e Benitez sono allenatori diversi tra di loro».
Con lo spagnolo in panchina si può puntare allo scudetto?
«Credo che la società voglia puntare a vincere qualcosa di importante, molto dipenderà anche da questa campagna acquisti, vediamo se il Napoli ne uscirà rinforzato. Io tifo sempre per gli azzurri».
Quali suggerimenti darebbe al nuovo allenatore ?
«Nessun consiglio, scoprirà da solo cosa significa allenare questa squadra e quanto sia bella la città».
Quest’anno in molti credevano nello scudetto…
«Il secondo posto è stato sottovalutato, disputare direttamente la Champions senza passare per la fase preliminare è un risultato eccezionale».
Però Cavani sembra destinato ad andar via.
«Oggi è tra gli attaccanti più forti al mondo, normale che sia corteggiato dai club più prestigiosi. Vorrei che rimanesse ancora in azzurro per aiutare il Napoli a vincere però da quello che leggo… Spagna o Inghilterra? Un top player del suo calibro può giocare ovunque».
Insigne, protagonista nell’Under 21, ricorda Zola nel fisico e nelle giocate.
«Deve pensare a giocare e a crescere tranquillo, non bisogna pretendere troppo da lui in questa fase di sviluppo calcistico e nemmeno caricarlo di responsabilità. Non dimentichiamo che ha appena un anno di serie A alle spalle. Se rimarrà umile, potrà diventare un giocatore molto forte. Guai a paragonarlo a qualcuno, è Insigne e basta. Le eredità sono sempre pesanti, io ho indossato la maglia di Diego e vi assicuro che non dormivo la notte».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
A.F.
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