Il calcio inglese l’ha giocato e ora l’allena. A Napoli era Zolino, quando prese il posto in squadra di un certo Maradona; è diventato «Magic box», scatola magica, per i tifosi del Chelsea che l’hanno eletto miglior calciatore di tutti i tempi dei blues; nominato poi Ufficiale dell’Impero Britannico dalla Regina d’Inghilterra per meriti calcistici. Oggi vive a Londra, è semplicemente «coach Gianfranco» e vuol condurre il Watford in Premier League.
Arsenal-Napoli immaginata da Gianfranco Zola.
«Non la vedrò dal vivo, il biglietto di tribuna resterà nel cassetto della scrivania. Giochiamo una partita di campionato in casa del Blackburn e non rientrerò in tempo».
Le squadre arrivano alla sfida di Champions entrambe in vetta alla classifica: chi sta meglio: c’è un favorito?
«Entrambe scoppiano di salute e sono nella miglior condizione possibile. Il fattore campo è importante, l’Arsenal in casa va forte, il pronostico è dalla sua parte ma il Napoli può smentire ogni tipo di previsione».
L’Arsenal possiede maggior esperienza internazionale, il Napoli con gli acquisti estivi ha raggiunto un buon livello europeo?
«Gli azzurri devono migliorare, è ovvio, però sono sulla strada giusta. Benitez è l’allenatore ideale per proseguire questo percorso di crescita. L’esperienza di questa Champions sarà molto importante per il futuro».
Conosci bene Benitez: A Londra temono lui e questa sfida con il Napoli?
«Di Benitez si parla bene ma non solo a Londra. Sono i risultati e i trofei che ha vinto che spiegano meglio di ogni altra cosa il valore di questo allenatore».
Il Napoli sta sorprendendo perché vola anche senza Cavani: Higuain vale il Matador?
«L’argentino ha sulle spalle un’eredità pesantissima, ne so qualcosa io che quando ereditai la maglia di Diego di notte non riuscivo a chiudere occhio. Cavani ha fatto cose eccezionali e segnato tantissimo in tre anni. Higuain ha iniziato alla grande. Non so se riuscirà a segnare gli stessi gol di Cavani, che è più finalizzatore, Gonzalo è maggiormente al servizio della squadra e questo è quello che conta».
Superare questo girone difficilissimo e andare avanti in Champions è un’impresa alla portata dei giocatori di Benitez?
«Il raggruppamento è equilibrato e può accadere di tutto, sono tutte quasi allineate. Il Marsiglia ha perso la prima in casa ed è un gradino sotto ma non ancora spacciato, metto le altre tre sullo stesso piano».
La vittoria contro il Borussia quanto potrebbe valere in chiave qualificazione?
«È sempre fondamentale partire bene e vincere la prima, per giunta battendo i vicecampioni d’Europa. L’autostima s’è rafforzata parecchio, questo fattore aiuterà il Napoli a vincere le difficoltà ambientali nella partita. Se dovesse fare risultato pure qui a Londra le chances si moltiplicherebbero».
Quale giocatore dell’Arsenal il Napoli deve temere maggiormente?
«Non uno soltanto, la forza della squadra di Wenger è nel collettivo, è sempre stato così. In difesa Sagna e Mertesacker sono una spanna sopra gli altri, a centrocampo occhio a Ramsey che trova facilmente la via del gol e poi c’è sempre un certo Ozil…».
E l’Arsenal chi deve tenere d’occhio del Napoli?
«Dovrà guardarsi da Higuain e Hamsik, che sono gli elementi più rappresentativi. Io stravedo per Behrami, fortissimo, che ho allenato per due anni al West Ham».
Per chi tiferà Zola?
«Sono domande da farsi? Tifo per le squadre nelle quali ho giocato».
La Champions è un brivido, il sogno è lo scudetto: cosa manca al Napoli per vincere il tricolore?
«Niente. Può essere il suo anno».
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