Uomo di poche parole. Però pragmatico. Uomo di azione e d’esperienza, Dino Zoff, 69 anni, uno che nella vita è stato un portiere straordinario – anche a Napoli – e poi un allenatore, ex ct della Nazionale e un dirigente (presidente della Lazio). Del calcio conosce tutto e, probabilmente, le ha viste tutte, e dunque una storia come quella che sta animando, e agitando, le giornate del popolo azzurro, lui la risolverebbe così: «Facendo la classifica delle priorità». Si spieghi meglio, Zoff. «Molto semplice: il Napoli è impegnato a conseguire un obiettivo prestigioso, inseguito con grande applicazione sin dall’inizio del campionato, e dunque in questo momento non deve fare altro che accantonare ogni discorso e concentrarsi sul traguardo della Champions». Lei gestirebbe così la situazione? «Non credo che ci sia neanche il tempo di gestire certe cose, perché dopo due sconfitte consecutive ogni singolo elemento del mondo-Napoli sarà proiettato esclusivamente sulle prossime due partite». Verso le prossime quattro, intende dire? «No, due: credo che per centrare la Champions direttamente, senza passare dal preliminare, siano sufficienti due vittorie. Sciupare tutto sarebbe delitto, soprattutto dopo un campionato così entusiasmante». A conti fatti è d’accordo con Mazzarri sulla questione relativa al suo futuro: se ne parla a fine stagione. «Ma senza dubbio. È fuori discussione. In questo periodo le chiacchiere sono molteplici, si parla di tutto e di più, ma se una squadra vuole qualificarsi per la regina delle coppe europee, credo che non possa farsi distrarre da nulla. Le grandi conquiste cancellano tutte le chiacchiere». Tipo che la Roma e la Juve vogliano puntare su Mazzarri per la rifondazione? «Se il Napoli andrà in Champions, non credo ci sia rifondazione che tenga: immagino che la cosa più importante per Mazzarri sia tuffarsi in questa avventura e viverla proprio con la squadra con cui l’ha raggiunta». Secondo lei i discorsi legati al mercato, anche degli allenatori, possono aver influito negativamente sul rendimento del Napoli contro Udinese e Palermo? «No, ma se fosse così sarebbe davvero grave. Piuttosto, comunque, credo che a volte certe partite nascano male. Come quella con l’Udinese. Ora, però, non è più il tempo delle chiacchiere: il Napoli deve pensare solo a vincere».
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
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