In estate era stato vicinissimo a tornare in Serie A, ma ora Domenico Criscito, al suo sesto anno in Russia, si appresta a vivere una stagione da protagonista con lo Zenit e la fascia di capitano consegnatagli dal nuovo tecnico Roberto Mancini.
E’ stato proprio il tecnico italiano, come sottolineato dal diretto interessato ai taccuni di Tuttosport, a convincerlo a restare. “Ringrazio Mancini per avermi dato la fascia di capitano della squadra, è una cosa che mi responsabilizza – ha detto il difensore italiano a Tuttosport – Darò sempre il massimo, anche perché prima di me questa fascia la indossava Danny (ora allo Slavia, ndr) che è come un fratello per me”.
Come detto, prima dell’arrivo del Mancio, Criscito stava considerando l’ipotesi di tornare al Genoa: “Sono molto contento dell’arrivo di Mancini, ha portato carisma e competenza. Mi voleva ai tempi della sua seconda esperienza all’Inter, ma poi alla fine dopo un lungo corteggiamento non se ne fece nulla. Devo confessare che quando è arrivato, dopo 5 anni in Russia, avevo pensato di andare via e di tornare a Genova che considero la mia casa. Mancio però mi ha preso da parte, mi ha detto che non dovevo andare da nessuna parte. Affronto con grande entusiasmo il mio ultimo anno di contratto qui, da un lato con la voglia di tornare sempre a vestire il rossoblù, dall’altro lato attento a quello che eventualmente dovesse propormi il club in termini di rinnovo”.
In Russia gioca da sei anni ed è ormai un’istituzione, ma come ha spiegato anche il ct Ventura, sarà difficile vederlo in Russia nel 2018 con la maglia della Nazionale: “So bene che sarà difficile far parte del gruppo azzurro con Ventura come ct. Ha più volte affermato di non considerare la Russian Premier League un campionato vero. Io però faccio notare che l’UEFA ha concesso alla Russia un posto in più in Champions League, segno che il calcio russo è in crescita. Spero comunque di fare così bene sia in Russia sia in Europa con lo Zenit che chi di dovere possa buttare un occhio anche a queste latitudini”.
Rinunciare anche al Mondiale russo sarebbe doloroso per Criscito, dopo che a causa di quel presunto coinvolgimento (poi totalmente escluso) nell’ambito del calcioscommesse, ha perso l’occasione di partecipare sia ad Euro 2012 sia a Brasile 2014: “Anche se con l’Italia mi hanno tolto, mi hanno rubato tutto quello che mi spettava, che mi ero conquistato con enorme fatica, lavoro costante e grande applicazione, io continuo ad andare avanti. Sempre avanti. A testa alta, anzi altissima. E, tranquilli, non rinnego nulla”.
Fonte: premiumsporthd.it
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