Gli avranno scagliato contro un anatema. Zeman vive uno di quei paradossi che hanno sempre accompagnato la sua carriera, una sorta di legge del contrappasso. Lui, così votato all’attacco e refrattario alle questioni difensive, contro l’Albinoleffe si ritrova l’intero reparto arretrato smantellato. Quasi tutto, mica è una battuta. E con l’inclinazione del Pescara a subìre gol la situazione ha un suono sinistro.
SCHERZI DEL DESTINO – Senza Capuano e Romagnoli, i titolari fermi già da un po’, senza Bocchetti squalificato, addirittura senza il baby Perrotta che, in procinto di esordire, mercoledì scorso si è procurato la frattura scomposta del malleolo destro: operato ieri mattina dal professor Vincenzo Salini, ne avrà per almeno tre mesi. Cosa ci racconterà domani Zeman contro l’Albinoleffe? Potrebbe stupirci buttando nella mischia il 18enne Bacchetti, oppure più prosaicamente sposterà Zanon al centro piazzando Balzano a destra. Solo ipotesi dopo la solita vigilia con formazione top secret, perché le abitudini non si cambiano neppure davanti alle emergenze (figuriamoci lui, poi).
IL DIKTAT DEL BOEMO – Ciò che il boemo ha invece reso palese è il suo diktat ai discepoli: cancellare l’abulica prova di Castellammare di Stabia.
«Il nostro primo problema è quello di tornare al gioco, il risultato è solo una conseguenza. Se anche battessimo l’Albinoleffe, ma ripetendo la prestazione contro la Juve Stabia, non avremmo risolto niente. Durante il lavoro di questa settimana ho percepito che la squadra si è resa conto di avere fatto molto male sabato scorso, nonostante la scusa del campo sintetico, perciò ha provato a concentrarsi e a muoversi come voglio io».
RISCATTO IMMEDIATO – A dispetto delle ultime due maldestre esibizioni (ko esterni contro Reggina e Juve Stabia), la piazza conserva il suo entusiasmo. Zeman ne prende atto e dà una sua spiegazione, aggiungendo un pizzico di pepe. «Abbiamo steccato l’ultima, però le precedenti 5 partite avevamo soddisfatto i nostri tifosi. Se poi fosse stato applicato correttamente il regolamento (riferendosi ai torti arbitrali più o meno eclatanti, ndc) ora avremmo 4 punti in più e, a quota 13, saremmo tutti contenti».
La sfida odierna contro i lombardi dovrebbe anche definire la taglia del Pescara, ma secondo Zeman è un discorso prematuro.
«In B, come sempre, molte squadre faranno su e giù, poi alla fine si vedrà. E’ normale che noi vorremmo stare sempre su. Mi sento di ripetere che con i quattro punti in più ora saremmo davanti ad altre compagini più quotate. Tra noi e loro non vedo grandissime differenze».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro