L’ironia è uno dei suoi punti di forza. Zdenek Zeman può apparire scostante e introverso, invece è micidiale.
«Mercoledì sera il Sassuolo ci ha dimostrato come sia possibile segnare un gol dopo appena 15 secondi. Vuol dire che si può fare. Anche noi ci proviamo sempre, ma non ci riusciamo mai. Aver visto gli altri sarà un motivo in più per insistere».
ZEMAN IRONICO – In fondo sembra una barzelletta vedere tutto il Pescara sempre schierato sulla linea di centrocampo e pronto a fiondarsi in avanti su ogni calcio d’inizio, e poi farsi sorprendere con la stessa arma da un avversario che, però, la mette dentro come ha fatto mercoledì sera l’emiliano Marchi. Un episodio che avrebbe potuto influenzare in negativo la prova dei biancazzurri. «La distrazione è stata abbastanza clamorosa, in questi casi non è facile recuperare perché una sorta di condizionamento esiste. Proprio per ottenere dei vantaggi noi ripetiamo questo tentativo, ora abbiamo capito sulla nostra pelle quali possono essere le conseguenze. Detto questo, stavolta il pari non è da buttare. Anzi, mi soddisfa. E’ arrivato al termine di una prestazione intensa. Se l’avessimo raggiunto prima avremmo avuto qualche chance in più di cogliere l’intera posta in palio, però era quasi fisiologico che tutte le occasioni fallite nel primo tempo alla fine avrebbero pesato».
ANCORA GESSA – A propiziane il gol-liberazione, aiutato dalla deviazione di Masucci, è stato Andrea Gessa, sempre più inserito negli schemi zemaniani. «Una bella soddisfazione. Io non segno moltissimo, ma dopo esserci riuscito contro l’Albinoleffe sono felice di aver in qualche modo contribuito a quest’altro. E’ vero che siamo stati ingenui a farci sorprendere alla prima azione, ma dopo in campo ci siamo stati solo noi. Perdere sarebbe stato ingiusto. Loro hanno provato a chiuderci tutti i varchi, ma alla fine la nostra insistenza ha prevalso». Comunque il Pescara dovrà fare l’abitudine a sbattere contro i muri. Succede in trasferta, figuriamoci all’Adriatico.
ORA IL CITTADELLA – Non farà eccezione il Cittadella sabato. Una gara insidiosa per gli abruzzesi anche per il perdurare delle tante assenze. La squadra in questi pochi mesi di lavoro è riuscita ad assumere la fisionomia chiesta dal suo tecnico, ma la mancanza di elementi del calibro di Insigne, Verratti e Capuano (tra nazionale e infortuni) rischia di farsi sentire. Non sono previsti stravolgimenti dello scacchiere, al massimo un mini turn-over che riguarderà un paio di pedine.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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