Il timore è che la pioggia torrenziale, prevista per tutta la giornata, possa trasformarsi in un prezioso alleato per il Livorno. Il sogno del Pescara è quello di giocare gara decisiva in un ambito non penalizzante, ma nessuno si illude, a cominciare da Zeman. «Speriamo che il tempo non ce la rovini – sospira il boemo – credo che dovremo adeguarci a un terreno allentato. In questi casi bisogna giocare più sul lungo, noi preferiamo il corto, però dovremo fare per forza così. Il tempo potrebbe condizionare qualche scelta».
FORMAZIONE – Sul capitolo formazione, novità in difesa. A destra rientra Zanon dopo la squalifica, Balzano dovrebbe tornare sull’altra fascia al posto di Bocchetti, mentre Romagnoli (dopo due turni di panchina) potrebbe subentrare a Brosco in mezzo. A centrocampo confermato il consueto trio Nielsen-Verratti-Cascione. L’unico vero ballottaggio è in attacco, tra Caprari e Sansovini.
FEBBRE PESCARA – Nonostante le ultime tre sconfitte, il Pescara è sempre circondato da grande entusiasmo, come dimostra il bagno di folla all’inaugurazione dello store ufficiale giovedì scorso. «Io e la squadra – continua il tecnico – siamo convinti di potercela fare. In questo finale contano motivazioni e condizione fisica, che non ci difettano. Piuttosto il problema è che per vincere non ci basta dare il cento per cento, serve di più».
QUESTIONE ARBITRALE – Il riferimento è agli arbitri. Dopo le ultime polemiche, Baratta di Salerno si sentirà sotto stretta osservazione. Ma Zeman rassicura. «Nel nostro ambiente non è mai successo niente e mai succederà, Baratta deve essere sereno. La sua designazione o quella di un altro per noi è indifferente, viviamo nella speranza che chiunque sia l’arbitro sbagli il meno possibile».
CONTRATTO – In settimana si è parlato anche del rinnovo del contratto del tecnico boemo. Zeman non conferma e non smentisce, ma ritrova la voglia di scherzare. «Sto aspettando perché voglio che la squadra mi dimostri prima che vale la pena di restare. Io a Pescara sto bene, però finché non è un qualcosa di ufficiale è inutile parlarne. Dobbiamo ancora sederci a tavolino. Una formalità? Spero che sia così».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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