Zdenek Zeman non le manda a dire, come sempre del resto. Il tecnico del Lugano è stato contattato da Corriere.it per la trasmissione Man of the Match: “Qui in Svizzera mi trovo bene, sapevo che c’era tanto da lavorare. Adesso andiamo a caccia della salvezza, il nostro obiettivo. Fuori dal campo c’è la pace, non ci sono tutte le polemiche che ci sono in Italia. Curve in sciopero per il derby? È una partita fatta per i tifosi, molto sentita. Per questo mi dispiace pensare che Roma-Lazio verrà giocata senza curve. Il calcio è fatto per gli spettatori. Totti non più protagonista? Due anni fa gli avevo detto ‘Lascia finché sei il numero uno’, ma lo capisco, ama la Roma e finché si sente utile vuole restarci il più a lungo possibile. Mi auguro che le farmacie siano uscite dal calcio, ma non ci sono certezze su questo. Calciopoli? In realtà non sono cambiati molti personaggi di quelli che stanno dietro al calcio. Il caso scommesse del Catania, per citarne uno, fa capire che i problemi restano. I soldi mancano e le società provano a sistemare i conti in qualche modo… Non ce l’ho mai avuta con la Juventus, ma con chi distrugge il calcio e, purtroppo, queste persone all’epoca stavano nella Juve, squadra per la quale da ragazzo ho sempre fatto il tifo. Tavecchio? Gli hanno teso una trappola, ma il presidente della Lega non dovrebbe comunque esprimersi così…”.
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