La rivincita se l’è già presa ai tempi in cui allenava la Salernitana, campionato di serie B 2000-2001: un gol di Lazzaro a tempo scaduto consentì ai granata di pareggiare al 95’. Stasera al San Paolo cercherà invece di prendersi i tre punti, fondamentali per la qualificazione in Champions League. Per Zeman la sfida al Napoli rappresenta l’occasione per avvicinare la Roma all’Europa che conta, obiettivo minimo fissato da proprietà e dirigenza. Obiettivo che secondo il boemo poteva essere già a portata di mano. «Il bilancio del girone d’andata è scritto sulla classifica, penso che la squadra poteva fare di più e cercheremo di dimostrarlo nella seconda parte del campionato – ha spiegato – Per ora, a parte la Juve, siamo abbastanza vicini alle squadre che ci precedono e cercheremo di giocarcela».
È un estimatore del Napoli. «Sta dimostrando di essere una squadra importante. L’anno scorso ha fatto molto bene anche in Champions. Lo rispetto, sta giocando da due anni a grandi livelli e ha giocatori importanti, ma noi cercheremo di proporre il nostro gioco». Zeman contro il Napoli in serie A. Il rapporto tra il boemo e il club di Corbelli e Ferlaino si interruppe dopo le prime sei giornate del campionato 2000-2001. «Cosa significa questo ritorno? Ho già affrontato il Napoli anche in altri campionati e già mi sono preso la rivincita con la Salernitana: il campanilismo era importante». Ancor più importante, però, sarà non perdere contatto dal gruppo in lotta per centrare il terzo posto. «Ci sono ancora 20 partite da giocare e 60 punti sono tanti – ha ricordato -. Il Napoli ci può mettere in difficoltà, per questo dobbiamo essere pronti per giocare al meglio».
Osvaldo e Totti «non sono al massimo» a causa dei postumi dell’influenza. L’italoargentino, per colpa di un virus, è stato costretto a saltare la tournèe in Florida. Un’assenza che ha fatto storcere il naso alla società, ma non a Zeman: «Osvaldo era malato, ora si è messo a disposizione, ha recuperato anche abbastanza in fretta, sono contento. È normale che avrei preferito fosse stato con noi, ma non vedo nessun problema». Così come non inciderà negativamente il jet lag per la trasferta americana: «Il fuso orario non influisce, sono tutti riposati. Troppo entusiasmo? È sempre meglio della depressione. Ci ha fatto bene stare insieme per una settimana in America con il presidente Pallotta, i giocatori sanno di avere dietro una società vera». Società che potrebbe anche restare ferma sul mercato, senza cedere e acquistare nessuno. «Io per ora non mi sono opposto e non ho proposto niente – ha precisato Zeman – poi è normale che di mercato si parlerà fino al 31 gennaio e si spareranno tanti nomi, poi qualcosa sarà vero e qualcosa no. Burdisso e Stekelenburg? Che sono sul mercato a me non risulta. Sul mercato oggi non c’è nessuno. Il mercato dipende dalle occasioni, ma per me non vale la pena prendere un giocatore a gennaio perchè prima che si abitua ed entra in sintonia con la squadra ci vogliono almeno due mesi – ha concluso Zeman prima di lasciarsi andare a una battuta – A meno che non sia un giocatore decisivo… Ho chiesto Ronaldo e Messi al Real Madrid e Barcellona però ancora non mi hanno comunicato se sono disponibili al trasferimento o no».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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