L’incognita è il “leggendario” richiamo di preparazione invernale di Zdenek. Tutto ruota intorno a un interrogativo: riusciranno a stare in piedi i biancazzurri a Nocera? Il tecnico boemo assicura di sì e tende a smitizzare. «E’ tutta una questione di testa. Perché durante i richiami non ci vuole concentrazione, devono solo correre, partire e arrivare in fondo come dei robot. In settimana ho notato molti dei miei con le gambe pesanti, ma non è detto che le abbiano anche domani (oggi, ndc). La mia speranza è che la squadra riesca subito a rientrare mentalmente nel clima partita e ripetere la prestazione contro la Samp. Quando non si gioca per venti giorni è sempre difficile immaginare in che modo si risponderà in campo».
NOSTALGIA- Magari Zeman ha nostalgia dei vecchi calendari che gli permettevano un bel “richiamo” con due settimane piene di lavoro, mentre adesso la sua miscela esplosiva è stata depotenziata (ha potuto operare solo a gruppi di quattro giorni per volta, ndc) e la fase di scarico è iniziata troppo presto per i suoi gusti. «Il risultato è stato incoraggiante, il 90 per cento dei ragazzi ha fatto registrare dei miglioramenti. Siccome vogliamo durare fino in fondo è una buona notizia».
AL COMPLETO- Un’altra è che tutto l’organico è a disposizione. L’allenatore biancazzurro potrà intervenire di fantasia sul reparto di centrocampo, mentre in difesa c’è la scelta obbligata di Brosco al posto dello squalificato Romagnoli e il tridente d’attacco Sansovini-Immobile-Insigne, beh, quello non si tocca: «Se abbiamo segnato più di tutti vuol dire che funziona». A proposito di numeri, un dato che fa riflettere Zeman è quello dei rigori a favore della Nocerina, ben 11. Ma il riferimento non è certo agli arbitri. «Se gliene hanno concessi così tanti – spiega il boemo – evidentemente si presentano spesso e volentieri nelle aree avversarie. Per me non è una sorpresa, è una squadra con delle giocate preparate, ben organizzata sotto tutti i punti di vista. La conosco già dall’anno scorso quando in Prima Divisione era quella che si esprimeva meglio di tutti. Stavolta avrà alcuni volti nuovi e questo potrebbe essere un vantaggio per noi, proprio perché prima giocavano a memoria e forse gli innesti avranno bisogno di un po’ di tempo per amalgamarsi».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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