Una rivalità di ultimissima generazione, forse per questo molto accesa. Pescara e Verona si erano praticamente sempre ignorate, invece negli ultimi due anni si “pensano” intensamente.
PLAY OFF INFINITI- Tutto è cominciato in occasione della sfida infinita in Lega Pro, conclusa ai play off con la promozione degli abruzzesi in serie B e tanta acredine tra le tifoserie. Quest’anno la posta in palio è lievitata e la battaglia continua. Annunciati 20 mila spettatori all’Adriatico questa sera. Ironia della sorte, si sono trovate di fronte proprio al pronti-via e ha vinto ancora il Pescara. I veneti si presentano con un leggero vantaggio in classifica (3ª contro 4ª) e qualche problema di formazione per le assenze dell’islandese ed Hallfredsson, colpito da un attacco influenzale, oltre a Cangi, Esposito, Gomez e lo squalificato Maietta.
MANDORLINI RECRIMINA- Mandorlini, comunque, non drammatizza e spiega. «Ci apprestiamo ad affrontare uno scontro diretto, ma non è una gara decisiva. Si tratta di una sfida importante come tante altre che ci aspettano da qui a breve». L’allenatore dell’Hellas in cuor suo recrimina ancora per la partita di andata (1-2), al proposito l’onestà intellettuale di Zeman magari lo spiazzerà.
ZEMAN SPIEGA- «Probabilmente ha ragione lui – ammette il boemo – a Verona abbiamo vinto noi, ma senza fare grosse cose. C’era stato molto equilibrio, spezzato solo da un autogol a nostro vantaggio».
LUSINGHE RECIPROCHE- Entrambi i tecnici guardano avanti, con una discreta dose di reciproche lusinghe sulla cui veridicità è pretestuoso stare a sindacare. «Ogni formazione ha le proprie caratteristiche e qualità – riprende il gialloblù – inutile sottolineare la bravura degli abruzzesi soprattutto nella fase offensiva. Dovremo curare molti particolari a cui dedichiamo sempre grande attenzione. Anche noi abbiamo dei punti di forza da evidenziare nonostante siamo costretti a delle rinunce. La promozione è un discorso che riguarda una decina di squadre, pensiamo solo a fare bene il nostro dovere. Può succedere di tutto» .
PROMOZIONE- Pure per Zeman il discorso serie A va procrastinato a primavera, meglio pensare principalmente all’oggi. «Sicuramente sarà una partita diversa dalla prima. Il Verona viene da una lunga striscia di risultati positivi, addirittura 9 vittorie nelle ultime 10 partite, perciò è chiaro che dovremo preoccuparcene. Loro non hanno grandissime individualità, ma si affidano ad un’ottima coralità. Credo che ci sarà da divertirsi, tutto sta a vedere chi si divertirà di più alla fine».
FORMAZIONI- Sul capitolo formazione Mandorlini deve lavorare parecchio di fantasia, mentre Zeman in fondo ha un solo dubbio e riguarda il ruolo di mezzala destra, da scegliere tra Kone, Gessa e l’ultimo arrivato in casa biancazzurra, il danese Nielsen. In settimana è stato provato Nielsen, ma la sua presenza è ancora tutta da dimostrare. «In realtà io avrei deciso – conclude il boemo – però posso sempre cambiare idea».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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