L’arringa di Zeman non delude le attese. Il tecnico boemo aveva preferito non esprimere il suo disappunto verso la direzione arbitrale nell’immediato post-partita di Torino, «sarei stato sicuramente più cattivo rischiando di dire cose sbagliate, perciò ho deciso di non parlare prima di aver rivisto bene tutte le azioni, adesso sono più sicuro di quello che pensavo».
A distanza di 48 ore, con la moviola ancora negli occhi, la sua accusa non è meno feroce del previsto. Pochi concetti, ma ben scolpiti. «Se fosse stato rispettato il regolamento il Pescara, pur giocando male, avrebbe vinto 3-1, invece a causa di certe interpretazioni ha perso 4-2. A noi è stato annullato un gol valido, il Torino ha segnato tre volte in fuorigioco». E ancora. «Mi dispiace che non tutti gli organi di informazione se ne siano accorti, sottovalutando errori grossolani come sul quarto gol: non esiste che non si veda una cosa del genere. Ovviamente il Pescara non è né la Juventus né l’Inter, perciò i torti che riceviamo passano in secondo piano. A parte i gol, anche alcuni episodi minori sono stati eclatanti. Ad esempio l’ammonizione di Cascione (che era diffidato e salterà il match con la Sampdoria) all’altezza della mia panchina: lui è stato vistosamente spinto da un avversario ed è finito addosso a un altro, non aveva colpe».
Una volta entrato in argomento, Zeman non risparmia frecciatine al Torino. «Ventura si sarebbe meravigliato del mio silenzio? Beh, spero che si sia rivisto la partita. Se lo ha fatto avrà capito anche lui, visto che è nel calcio da tanto tempo. La gara tatticamente è stata come mi aspettavo, con i granata a buttare la palla lunga e a finire spesso in fuorigioco. Se poi non sono stati segnalati è un altro discorso. Tutti hanno detto che il Torino è una grande squadra perché ha creato delle occasioni, ma non è questo il criterio giusto di valutazione altrimenti noi dovremmo essere davanti a tutti con 50 punti. Le occasioni vanno trasformate e il Torino ci è riuscito solo una volta in maniera regolare».
Si accenna a un suo rapporto conflittuale con gli arbitri e Zeman si affretta a precisare. «Il mio rapporto con loro è assolutamente normale, solo che se sbagliano lo dico. Se poi vi riferite a quanto affermavo qualche anno fa, ebbene mi sembra che Calciopoli lo abbia acclarato».
Infine, il discorso scivola sul momento non brillantissimo della sua squadra che nelle ultime tre giornate ha raccolto un solo punto. «Quella contro il Grosseto non la considero una sconfitta in quanto ci è stato negato un gol nettissimo. Per quanto riguarda la prova di Torino è vero che pensavo e volevo una prestazione diversa, non siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco. Solo 4 o 5 ragazzi si sono espressi a dovere, il resto della squadra non ha giocato come al solito. In ogni caso siamo riusciti lo stesso a realizzare tre gol regolari, al contrario degli avversari che ne hanno fatto solo uno buono».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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