PESCARA – Una sconfitta che non avrà ripercussioni. Garantito da Zdenek Zeman.
ZEMAN -Ci abbiamo provato, ma non è andata secondo le nostre speranze e aspettative. Dovevamo riuscire ad aprire di più il gioco, per il resto le occasioni ci sono state. Di diverso dal solito c’è che eravamo abituati a segnare sempre, invece stavolta è andata diversamente. Non ci saranno ripercussioni psicologiche, in fondo – trova la forza di scherzare – se fossimo andati in serie A stasera non ci saremmo godute le ultime due partite, meglio festeggiare alla fine».
PICCOLA BUGIA – E’ una piccola bugia a fin di bene, deve tenere alto il morale della truppa. «Ovvio che saranno appuntamenti impegnativi, bisogna affrontarli come i precedenti e, soprattutto, crederci. In genere non mi interessano gli altri risultati, però sarebbe inutile negare che la vittoria del Torino ci mette in posizione di vantaggio su altre due dirette concorrenti, abbiamo più possibilità di loro. Ma questo, sapete come la penso, conta relativamente, dipende da quello che riusciremo a fare in campo. Dal punto di vista atletico non siamo messi male, mentalmente neppure, dobbiamo concentrarci e applicarci sul piano tattico».
PEROTTI – Sull’altro fronte Perotti, senza giri di parole, ammette. «Siamo venuti a fare un bel catenaccio per capitalizzare la prima parte di questa gara che ci aveva distrutti per la morte di Morosini. No, non mi scandalizzo se mi dite anche voi del catenaccio, il calcio è fatto di risultati, puoi cambiare tutte le parole al mondo».
CASCIONE – Infine il biancazzurro Cascione. «E’ stata la partita migliore per onorare la memoria di Piermario, massimo impegno e grande correttezza da parte di tutti».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
