«Sapevo che prima o poi avremmo perso, peccato sia successo contro un avversario che non ci era superiore». Zdenek Zeman esprime il suo disappunto per la sconfitta di Livorno. Il Pescara era in fase di decollo dopo 5 vittorie consecutive, invece è atterrato bruscamente. «Abbiamo sviluppato il nostro gioco, abbiamo creato tanto, ma senza raccogliere nulla. La verità è che siamo stati lenti e leziosi. Adesso bisogna capire il motivo per cui il palleggio ha prevalso sul ritmo (cioè quello che lui detesta, ndc). Ne parlerò con i ragazzi. Io ho una mia idea, vediamo se mi danno ragione».
TOP SECRET – Top secret il contenuto della chiacchierata negli spogliatoi, ma con i cronisti Zeman cammina anche sul filo dei particolari. «Ho già detto che Verratti ha tenuto troppo la palla, ma non è stata colpa sua se in certi frangenti c’è stato un vuoto a centrocampo. In ogni caso non mi pento, rifarei le stesse scelte. Abbiamo incassato dei gol strani. Sul terzo ho avuto la sensazione che ci fosse fuorigioco, però non è quello il punto. Il fuorigioco si fa dopo aver pressato sui centrocampisti, non si fa sugli attaccanti. Quando i due centrali difensivi sono alle prese con l’attaccante uno lo deve marcare e l’altro si deve staccare, invece siamo stati fermi, passivi. Chiaro che a queste condizioni per gli altri tutto diventa più facile».
LACUNE– Dire che Paulinho con la sua doppietta ha smascherato le lacune difensive del Pescara sarebbe ingeneroso, ma non si può negare il regresso sul piano dell’attenzione. Zeman è preoccupato, si sforza di non darlo troppo a vedere, però è palese il fastidio per il passo falso. Deve ricominciare a lavorare sulla testa dei suoi, correggere alcuni errori di concetto e al tempo stesso elaborare in fretta la sconfitta e non disperdere il patrimonio di spettacolo ed entusiasmo che ha portato il Pescara al 2º posto. «Adesso ci ragioniamo un po’ su, poi cerchiamo di riprendere la nostra marcia. Sabato arriva il Padova che dopo il Torino è la più forte. Purtroppo si giocherà di sera, un orario che non mi trova d’accordo in questo periodo dell’anno. Il vantaggio del fattore campo? Non conta, lo stesso Padova aveva sempre vinto in casa e sabato no.Tutte le serie prima o poi finiscono. Noi dobbiamo essere precisi e veloci, le statistiche non mi interessano».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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