«La mia squadra ha costruito sei, sette occasioni, il Napoli ne ha create di meno ma ha segnato quattro gol, noi uno. Lì sta la differenza, lì sta il calcio». Zeman pone l’accento soprattutto sugli errori offensivi dei giallorossi, poco cinici nella notturna del San Paolo, conclusasi con un poker di gol al passivo, contro il solo realizzato da Osvaldo con il risultato già segnato. Ma il tecnico boemo, che ha ritrovato il suo pupillo Insigne, non bacchetta i giallorossi e respinge la tesi dell’effetto jet lag dopo il ritorno dagli States. «La prestazione – dice – mi è piaciuta. La squadra ha cercato di giocare, di mettere in difficoltà l’avversario e spesso ci è riuscita. Nel calcio bisogna fare i gol». A chi gli chiede di Destro e del suo inserimento negli schemi zemaniani risponde, come suo costume, senza peli sulla lingua: «Se non ha fatto gol, vuol dire che è stato troppo frettoloso ma sono soddisfatto della sua prova. Ha fatto bene. Ha creato due palle gol, peccato che non le abbia sfruttate. Gli attaccanti servono per quello. Ha delle qualità, puntiamo tanto su di lui, speriamo che ci accontenti».
Zeman, poi, applaude gli azzurri, in particolare l’azione del primo gol: «Sapevamo che il Napoli gioca puntando sulla velocità e sulle ripartenze – dice – e il primo gol è arrivato al termine di un’azione costruita velocemente e che ci ha messo in difficoltà. Per me è stata una grande azione. Applausi al Napoli». Un’occasione persa per la Roma? «Lo è sempre quando non si vince. Abbiamo sbagliato troppo in avanti, di solito sbagliamo di meno, e l’abbiamo pagata. Il campionato è lungo, dobbiamo lavorare per migliorarci. Ho fiducia, la squadra non ha mai mollato e non ha mai dato segnali di volersi arrendere».
Prima della partita i dirigenti della Roma, ritenendo che il campo era stato annaffiato in maniera eccessiva, hanno protestato e chiesto chiarimenti al delegato della Lega.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
