La città è in fibrillazione. Fino a ieri sera venduti circa 7mila biglietti che vanno ad aggiungersi ai quasi 3mila abbonati (ma sarebbero molti di più senza la tessera del tifoso), oggi proseguirà la distribuzione dei tagliandi ed è prevista anche l’apertura di un botteghino. Si può ragionevolmente stimare che saranno almeno 12mila i tifosi biancazzurri sugli spalti dell’Adriatico. Pescara sogna ed è pronta a dare il giusto tributo agli eroi di Bari, ma anche di Brescia, del derby con l’Ascoli e del successo cobtro il Cittadella. Insomma, siamo alla quarta vittoria consecutiva con il secondo posto solitario in classifica, quindi di scalpi ne sono stati riportati parecchi.
Zeman –All’orizzonte la gara con il Varese che sembra fatta apposta per alimentare i sogni dell’ambiente abruzzese, ma chi se ne intende sa che non sarà facile. Infatti, Zdenek Zeman frena. Un po’ perché a quello che dice ci crede davvero, molto per strategia psicologica. Resta il fatto che regala ai suoi una vigilia di rimproveri. «Sono preoccupato per il finale della partita di Bari. Ci siamo tirati troppo indietro e questo mi ha dato fastidio. Non c’era bisogno di offrire delle speranze agli avversari mentre avevamo la partita in pugno. Non è una cosa normale che loro abbiamo tirato in porta solo tre volte nel primo tempo e ben quindici nella ripresa, anche se appena in un paio di circostanze nello specchio. Mi auguro che sia solo un problema mentale e non fisico, in ogni caso mi ha messo in allarme e ho affrontato questo argomento con i ragazzi».
Maniero– Il tecnico boemo conferma il tridente offensivo, quello con Maniero al posto dell’infortunato Immobile, al contempo lo stuzzica benevolmente. «Non ha reso al meglio, però tutto sommato ha funzionato». Quindi mette in guardia i suoi dalle insidie di oggi pomeriggio. «Il Varese è una buona squadra, non è un caso se nelle ultime cinque partite (da quando è arrivato Maran) ha vinto quattro volte. E’ una formazione compatta, che si muove molto e riparte bene. Utilizza un 4-4-2 con più o meno otto uomini dietro la linea della palla in fase di copertura e ha qualità davanti. Spero che ci sia molto pubblico perché finora il sostegno dei tifosi è stato fondamentale».
«Conti a tempo debito» –Il Pescara attuale è molto di moda, ma per Zeman non è ancora tempo di bilanci. «Ci sono ancora così tante giornate che valutare la classifica adesso è decisamente inutile, piuttosto guardiamo le prestazioni e pensiamo a migliorarle. Certo, per ora sono soddisfatto, ma ricordo a tutti che ci sono molte squadre più forti della nostra. Quali? Tutte quelle che avete scritto sui giornali prima dell’inizio del campionato. Perciò concentriamoci sul Varese che per fare i conti c’è tempo».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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