Il noto collega Ivan Zazzaroni, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“I cori di discriminazione territoriale? Credo che per quanto riguarda i cori la legge attuale sia stata semplicemente applicata nella giusta maniera. L’Uefa dice “tolleranza zero” in merito a questi cori, non capisco come mai solo da noi non si vogliano rispettare queste norme. In tutti gli stadi, colpiti e non, ci sono sovente cori contro i napoletani sia all’interno dei vari stadi sia al di fuori delle curve: è chiarissimo che quei cori sono unicamente e solo contro i napoletani e non credo affatto che fossero cinquanta persone, e quindi le cosiddette sparute minoranze, ad intonarli. Il problema vero non è il fatto di cantare “noi non siamo napoletani”, che è un semplice sfottò, ma parlare di Vesuvio in eruzione e colera. Molti ancora non hanno capito questa differenza, altro che solidarietà della Curva B! Non so cosa abbiano pensato, questa volta mi trovo in totale disaccordo con loro. Gli stadi vuoti? Ce ne sono tanti, a Reina bisognerebbe spiegare cosa succede nei nostri stadi ormai obsoleti e con alcuni tifosi che ormai fanno di tutto tranne che tifare. Al San Paolo, mi auguro che non venga fischiato l’inno, tutto questo non rappresenta lo Stato e per riuscire a far qualcosa di concreto in favore della Terra dei Fuochi bisogna andare in Europa e non a Roma.”
La Redazione
M.P.
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