Dove sta Zaza? Qui, in azzurro. Dove ha sempre voluto essere dal suo primo giorno da calciatore. “Sono contento della mia prova con la Spagna. Certo, verso l’Europeo ognuno di noi vorrebbe trovare più spazio, ma siamo un gruppo solido e forte. Stiamo diventando sempre più squadra. Conte ci ha insegnato molto, non possiamo permetterci di essere solo una selezione, ma dobbiamo essere un gruppo vero per fare un Europeo da protagonisti. Mi dispiace che il mister lasci la Nazionale, mi ha dato tanto. Quando mi ha convocato in azzurro ero appena arrivato in azzurro, gli sarò sempre riconoscente. Ora mi sento cresciuto ma penso sia normale. Sono arrivato in una grande squadra, ho avuto un po’ di difficoltà ad ambientarmi. Devo migliorare certe giocate o nella foga, però mi sento più maturo anche se devo ancora crescere tanto”.
IO E LA JUVE — Il messaggio ovviamente è rivolto anche alla Juve. “Io ho avuto paura di perdere la Nazionale quando Conte ha detto che avrebbe convocato solo chi giocava, ma era giusto. Mi è stato sempre di stimolo anche se non mi ha mai dato certezze. Di sicuro a lui piaceva che i suoi atleti giocassero di più nei club. Penalizzati dagli stranieri? Forse sarei di parte. La Juve ha ottimi attaccanti, normale che si faccia più fatica a trovare spazio. Si dice che giochino i più forti e allora devo ancora migliorare. Il c.t. mi ha dato fiducia e io ho provato a ripagarlo. Aver giocato nel Sassuolo di Di Francesco mi ha aiutato a stare nel tridente di Conte, anche se sono movimenti un po’ diversi. Poi se hai ai fianchi giocatori di talento, è tutto più facile. Il futuro? Sono un giocatore della Juve. Ora dobbiamo vincere lo scudetto, poi penseremo all’avvenire. Ho giocato meno di altri attaccanti, ma non ho paura. La società mi ha bloccato a gennaio e anch’io non volevo andare via. Sarebbe stata una sconfitta. Ovviamente spero di trovare più spazio, a nessuno piace stare in panchina. Ora sono bianconero, prima di andare altrove vorrei affermarmi e diventare un grande giocatore, poi ci si penserà. Insigne? Siamo amici e rivali in campionato. Qualche battuta scappa e ci prendiamo in giro. Il torneo è equilibrato, vediamo alla fine chi vincerà. Immobile? Stava facendo bene, ha tempo per tornare in gruppo”. Adesso è tempo di Germania. E’ un po’ una rivincita contro il calcio tedesco dopo l’eliminazione in Coppa? ” Col Bayern era una partita di Champions, ma anche ora vogliamo andare lì per vincere. Abbiamo dimostrato alla gente e a noi stessi che se siamo concentrati siamo forti. La prendo come una rivincita, perché ho sofferto insieme ai miei compagni”. I titoli di coda sono sull’Europeo. “In Francia non andiamo a fare una passeggiata. Abbiamo fatto una grande partita contro la Spagna, ora vediamo che faremo con la Germania. Io non vedo uno squadra che ammazza tutte le altre, all’Europeo possiamo fare bene”. Un ottimismo che serve a tutti.
Fonte: gazzetta.it
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