La consacrazione nella Roma, le prime gioie in nazionale. Nicolò Zaniolo e il suo grande momento, ultimo step di una grande ascesa nel nostro calcio. Oggi il talento classe 1999 ha parlato ai microfoni di Sky Sport per commentare le sue grandi prestazioni tra l’azzurro e il giallorosso.
“All’Europeo abbiamo tutto per dire la nostra, abbiamo qualità e siamo giovani. Possiamo dire la nostra, fino in fondo. Devo tanto a Mancini mi ha chiamato quando ancora nessuno mi conosceva. Ora dovrò ripagarlo in campo. Io devo migliorare su tanti aspetti, all’ultimo passaggio all’uso del piede destro. Non devo mai smettere di lavorare”.
Il modo per ripagare Mancini (che ha stabilito diversi record sulla panchina dell’Italia) in realtà l’ha già trovato contro l’Armenia. Prima doppietta in nazionale per consolidare un grandissimo rapporto col Ct. “La doppietta è stata prima di tutto è stato un contributo alla squadra per i tre punti. Ho realizzato un sogno ma non è punto di arrivo. Spero di farne altri con l’Italia e la Roma. Errori da non rifare? C’è ne è uno che non rifarei, mi giocherei meglio le carte in Under 21. Rimpiango un po’ quel momento, ma sono quello di quest’anno è quello dell’anno scorso tranne quel frangente. Sono un ragazzo bravo, ho solo commesso un errore”.
Adesso però testa alla Serie A, con la sfida di domenica contro l’amico Tonali, che continua a paragonarsi più a Gattuso che a Pirlo. “Sandro ha grande qualità, sono contento per quello che sta facendo. Ci posso tanto tempo, sono contento per lui“. Tutto per la Roma, con cui sogna di legarsi a lungo. “Il rinnovo mi ha reso felicissimo, la società mi ha dato grande fiducia e ora devo ripagarla in campo. Sono felice qui e orgoglioso dei tifosi che sono sempre presenti. L’obiettivo è migliorare sempre, noi vogliamo vincere tutte le partite per arrivare in Champions. Migliorare sempre e magari conquistare qualche trofeo, anche subito”.
Gol e dribbling il suo timbro sulla stagione. “Il mio gol più bello? Ce ne sono diversi, non saprei dire. I due con la Nazionale mi hanno emozionato tanto come quelli con Milan e Napoli. Solo Messi ha vinto più dribbling? Ho visto su Instagram. Mi Sono fatto una risata, ho detto cavolo devo continuare così. Stare sotto il suo nome è emozionante“. Dal rapporto con Mancini a quello con Fonseca, la sua altra guida fondamentale dalla panchina. “Il mister dice in faccia le cose, molto diretto. Sono davvero felice con lui, mi fa migliorare. Mi dice dove migliorare”. E infine la scelta impossibile: meglio vincere l’Europeo con la nazionale o l’Europa League con la Roma? “Mi piacerebbe vincere l’Europeo dopo aver vinto l’Europa League con la Roma”.
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