«Ieri abbiamo giocato benissimo come la Juve, l’importante è essere lì al vertice della classifica, come sempre lotteremo per vincere». Lo ha detto il centrocampista argentino e capitano dell’Inter, Javier Zanetti, che si trova a Firenze per assistere al match dei quarti di finale dei Mondiali di volley tra Serbia e Argentina. «L’Inter ha fatto una buona partita contro una Juve tosta, sarà così fino alla fine del campionato. Nessuno ci farà fare il gioco che vogliamo, ma noi dobbiamo abituarci. La Lazio merita la classifica che ha, lo sta dimostrando. Per lo scudetto ci sono anche Milan, Roma, Napoli e Juve, sarà una lotta aperta fino alla fine del campionato. Sono molto contento per il campionato che sta facendo Mauri. Eto’o sta facendo la differenza, speriamo che continui così per noi e per lui. Mou? Sta facendo molto bene in Spagna, è un grande allenatore. La Champions? Proveremo a rivincerla, i presupposti ci sono. Un altro triplete? Niente è impossibile». Rispetto alla sua condizione fisica, Zanetti ha detto: «Sto lavorando per tornare presto in squadra». E ai giornalisti fiorentini, sulla brutta partenza in campionato dei viola, ha detto: «A Firenze c’è Sinisa Mihajlovic che è un gran professionista e saprà risollevare la Fiorentina. Il lavoro alla fine paga sempre, i viola insieme alla Roma sono due squadre da vertice».
TIFO PER L’ARGENTINA DI VOLLEY – Ma oltre al calcio Zanetti ha dedicato molta attenzione alla nazionale argentina di pallavolo. «Sono felicissimo – ha spiegato – di aver fatto tanta strada per vedere la mia nazionale di pallavolo. Sono un grande amico dell’allenatore Javier Weber e di tutta la squadra». Dopo aver salutato l’ex nazionale di volley Hugo Conte, Zanetti ha aggiunto: «I ragazzi stanno vivendo un sogno chiamato Mondiale, per loro è una grande emozione soprattutto per la giovane età. Per me la pallavolo è una passione ma soprattutto è un’emozione viverla con i miei connazionali». «Spero nelle semifinali – ha continuato Zanetti – ma già la partita di oggi contro la Serbia rappresenta un grande ostacolo. Nello sport ci vuole cuore, quindi tutto è possibile. Non c’è un’età nè per essere appassionato, nè per essere uno sportivo. Basta avere tanta professionalità e lavorare bene».
LA REDAZIONE
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