In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Sandra Zampa, sottosegretaria di Stato alla Salute: “Con uno sforzo abbiamo anche dimostrato che non c’è stata mai ostilità nei confronti del calcio, ma una grande capacità anche da parte del CTS che ringrazio perché lavora tantissimo e affronta problemi concreti. Il CTS ha chiesto modifiche al protocollo FIGC prevedendo la garanzia che se un giocatore dovesse risultare positivo, la squadra e tutto lo staff tecnico devono andare in quarantena oppure che siano i medici delle società ad assumersi le responsabilità dell’attuazione del protocollo. Questa sorta di bolla sterile nella quale si andrebbero a trovare, sia un elemento di garanzia per tutti, a partire dalla salute di queste persone. Una malattia come quella del Covid che colpisce le vie respiratorie, se colpisce mentre ci si allena, produce danni notevoli e non ce lo possiamo permettere. Abbiamo responsabilità molto precise, se si entra in quella bolla, quarantena o ritiro, c’è la tutela anche dei medici. Se tutti sono in una condizione di salute garantita, non ci sono quegli aspetti o ricadute sulla responsabilità dei medici sociali. Ecco perché insisto sui comportamenti responsabili, ma comunque la decisione spetta a loro. E’ complicato trovare una via, quella che si è trovata è fatta di responsabilità di tutte le persone coinvolte. In ritiro sono tutti in salute, non c’è un via vai o mettersi a rischio con altri contatti. Seguendo scrupolosamente il protocollo, non ci sono rischi o almeno questo è quanto dice il CTS. Riprendiamo gli allenamenti a squadra, poi vediamo, certamente spetta a Spadafora il compito di decidere e comunicare. Prossime tappe? Dovremo dare conto dell’andamento della curva di contagi che ci dirà molto. Il contagio è almeno settimanale, è ovvio che ad ognuno di noi piacerebbe sapere con certezza, ma certezze non ce ne sono. Mi sento di fare un appello a tutti i tifosi: dipende dai comportamenti di tutti, bisogna essere attenti e prudenti. Il lockdown è stato pesante, ma possiamo dire che non abbiamo fallito, abbiamo ottenuto ciò che volevamo: fermare la strage. Sospensione del campionato in caso di contagio? Se c’è un contagiato, si manda in quarantena la squadra per due settimane, quindi si sospende per 15 giorni, bisogna evitare questo”.
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