Nel corso di Radio Goal, in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Alberto Zaccheroni, ex ct del Giappone ed ex tecnico di Udinese e Milan, ecco un estratto proposto da IamNaples.it:
“La Juventus non è imbattibile, lo ha dimostrato nella passata stagione, con un inizio molto difficile, poi pian piano si sono ripresi e compattati. A mio avviso, se Roma e Napoli, fossero partite meglio, potevano davvero contendere lo scudetto ai bianconeri. In questa stagione il discorso è diverso, non ci sono squadre con continuità di risultati e prestazioni, gli azzurri sono partiti molto bene e poi si sono persi, la Roma invece mi sembra in netta risalita dopo un avvio difficile. 3-4-3 o 4-3-3? Preferisco i calciatori bravi ai moduli, sono del parere che un sistema di gioco debba essere come un vestito fatto da un sarto, ovvero mettere in risalto la qualità dei grandi calciatori. Ad oggi resto ancora convinto che l’unico modulo che permette ai tre attaccanti di fare quasi solo ed esclusivamente la fase offensiva è il 3-4-3. Sarri? Mi piace il suo calcio dinamico ed aggressivo, ha tutti i connotati del calcio moderno, peccato per l’infortunio di Milik, con il polacco a disposizione, sarebbe stata tutta un’altra cosa. Purtroppo Gabbiadini, per diverse circostanze, non si è dimostrato all’altezza. Milan? Avevo a disposizione una buona squadra, ma il diavolo veniva da due anni difficili con Sacchi e Capello ancora prima. All’epoca riuscimmo a vincere perché partimmo senza programmazione, fui io a porla in essere. Un altro dato importante è stata la possibilità di schierare i calciatori più idonei per ogni singola partita. Parlando invece dall’attualità, bisognerà capire come si evolverà la situazione societaria e chi subentrerà a Berlusconi. In quest’ottica faccio i complimenti a Montella perché, in un momento così difficile, dato dal cambio di proprietà della società, è riuscito a compattare l’ambiente. Giappone? Il calcio asiatico è in crescita, avendo però un territorio molto vasto, sarà difficile crescere in maniera vertiginosa, al momento il calcio europeo è ancora molto avanti. Da quando sono diventato ct, ho cercato di imporre alla squadra la mentalità di fare sempre la partita e ci siamo presi anche delle belle soddisfazioni, tipo la vittoria sulla Francia e sull’Argentina. A mio avviso al calcio asiatico, ed in particolare al campionato giapponese, mancano fisicità e furbizia.”
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