Sogno o son desto, poco importa, perché in certe speciali occasioni si fa parecchia fatica a scindere le due cose. Ecco arrivata quella più che speciale, ecco che il sogno si materializza come d’incanto nella Ciudad Real Madrid, davanti ai seimila posti dell’estadio Alfredo Di Stefano. Un nome, naturalmente una leggenda, quello del Real Madrid, anche se in “scala”, poiché la Champions dei giovani è riservata agli under 19. Real Madrid, ma allora basta la parola? Ma Alle 18 nello stadio “Di Stefano” gli U. 19 partenopei tentano l’exploit contro i “blancos”no. Visto che gli
scugnizzi azzurri già ci avevano fatto la bocca incontrando giovanili di profilo elevatissimo come quelle del Bayern, Arsenal, Marsiglia. Peraltro tutte battute (in casa) in quel girone eliminatorio a immagine e somiglianza della Champions canonica.
SENZA PAURA – E allora, bando ai sogni (in parte già avveratisi) e piedi ben saldi sul terreno di gioco, perché i baby-blancos non sono solo leggenda, ma anche battibili. E ciò che non manca di certo agli azzurrini, come s’è visto a più riprese, è quel saper mettere da parte i timori reverenziali nei momenti che contano. E c’è di più: nonostante già da tempo il pensiero andasse continuamente al match da sogno di stasera (ore 18), la concentrazione non è mica andata a farsi benedire. Al contrario, la Primavera ha ottenuto proprio di recente risultati insperati anche in campionato, riuscendo a risalire la china. Sino alla quarta posizione. Anche con l’attento e dedito lavoro di Giampaolo Saurini, tecnico ispirato che è riuscito a far lievitare sensibilmente la quota di personalità a dispetto dell’età. A dare la sua impronta al gruppo (sempre però ispirandosi tatticamente alla prima squadra) che appare via via sempre più spigliato anche nelle occasioni in cui dovrebbero partire già battuti. Come quella odierna.
GIOCARSELA – Ma, attenzione, sogno o non sogno, gli azzurrini sono più che mai decisi a vendere cara la pelle, e lo sa pure un certo Anderlecht che nella recentissima Viareggio Cup è arrivato Gara senza appello: chi vince va ai quarti e troverà la vincente tra il Cska Mosca e il Paris S. Germaina giocarsi la finale col Milan dopo aver prevalso solo
di misura sui partenopei. Dei quali pareva dovessero farne un sol boccone. Nervi saldi e lancia in resta perciò. Nonostante gli spagnoli di Ramis non schierino diciassettenni (ce ne sono invece tanti nella Primavera ), ma molti diciannovenni, il Napoli se la giocherà sino in fondo. Facendo leva come di consueto sull’organizzazione di gioco e, naturalmente, provando a volare sulle ali dell’entusiasmo. La vincente tra Real Madrid e Napoli affronterà nei quarti la vincente tra Cska Mosca-Paris Saint Germain.
ORIENTAMENTI – Sono partiti in venti ieri, accompagnati dal responsabile della scugnizzeria, Gianluca Grava. Non sono saliti sull’aereo per infortunio i vari Supino, Lombardi e Bifulco, c’è invece Romano, ma accompagnato dal problema muscolare alla coscia che gli aveva fatto saltare la sfida poi vinta contro il Latina. Non c’è nemmeno il già molto promettente portierino Contini, promosso in prima squadra dopo l’infortunio di Rafael, e poi Di Giovanni e Di Fiore, in surplus. Scalese perciò a difendere la porta con davanti Lasicki e Luperto, ai cui lati dovrebbero giostrare Guardiglio e Anastasio, in ballottaggio però con Girardi. Mediana perciò obbligata, con Prezioso a dare man forte a Palmiero, e poi il trittico di trequartisti formato da Tutino, Gaetano e Liivak, che dovrebbe giocarsela con D’Auria. Terminale d’attacco Rubino, autore di due reti, ma il capofila della Youth Cup è Gennaro Tutino, in condominio proprio con il pari ruolo avversario Juan Narvaez. Ne hanno fatte cinque, anche se il colombiano ne aveva rifilate ben quattro alla Juve. Ai quarti con una fra Cska e Paris SG (giocano alle 15): stasera il responso, secco. Ma, vada come vada, è già stato un successo.
Fonte: Corriere dello Sport
