Nell’emozionante sfida Napoli-Dnipro è stata scolastica la direzione dell’israeliano Yefet. Dopo una partenza decisa e convinta dei partenopei, al 5′ Kankava su una giocata di Dossena intercetta il pallone con le mani. L’arbitro fischia il fallo ma non ammonisce l’ucraino, in quanto non è un’importante azione di gioco. Ok. Al 19′ Mesto rischia nel giocare la palla con il piede a martello basso su Denisov: sarebbe servito un fermo richiamo verbale. Al 21′ prima e al 24′ poi sia Konoplyanka che Aliyev commettono fallo e vengono successivamente ammoniti per proteste. In entrambe le circostanze i falli c’erano. Manca però l’ascendente dell’arbitro sui due giocatori. In occasione del pareggio del Dnipro, la rete è regolare in quanto al momento del tocco di testa di Odibe, Fedetskiy è tenuto in gioco da Dzemaili. Dunque valutazione corretta dell’assistente Adler. Fiscali e fuori luogo appaiono le rettifiche del pallone volute dall’arbitro in occasione dei calci piazzati a circa 60 metri dalla porta. Scelta inefficace. Nella ripresa, al 6′ Inler viene ammonito per fallo tattico su Konoplyanka. Decisione severa considerato il fallo e la pronta concessione e relativa concretizzazione del vantaggio offerta al Dnipro dal fischietto israeliano. Scelta scolastica. Con il raddoppio degli ucraini prima e con il pareggio dei partenopei dopo, aumentano le perdite di tempo dei giocatori del Dnipro. L’arbitro pur comprendendo ciò non esercita una convincente attività preventiva e una decisa azione nel velocizzare le riprese di gioco. Al 42′ è regolare la posizione di Hamsik che riceve il pallone di tacco da Insigne e che poi passa a Cavani che insacca. Bravo ancora all’assistente Adler nella valutazione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
