Soltanto cinquanta minuti sul campo, per un allenamento leggero all’aperto nel freddo: corsa, torello, tiri in porta. Probabile il rientro dall’inizio dell’esterno Piszczek con lo spostamento di Grosskretz sull’out destro e il rientro del capitano Kehl al centro della difesa accanto a Sokratis. Il resto come nella brutta notte col Bayern. All’assemblea degli azionisti, ieri è stato raccomandato a Klopp di raddrizzare la mira dei suoi attaccanti sciuponi facendoli esercitare con tiri rasoterra. Il dg Watzke ha preso nota e promesso un premio all’azionista se il suo consiglio avrà successo contro Reina. Watzke è stato poetico e realista. «Negli ultimi anni con i nostri colori gialloneri è stata scritta una fiaba moderna – ha detto – alla quale vogliamo aggiungere altri capitoli leggendari». A Dortmund, la nostalgia di Wembley fa sognare ancora la finale di Lisbona. Poi Watzke ha guardato in faccia la situazione: «Non sarebbe una catastrofe se dovessimo proseguire questa stagione in Europa League».
I CONTI – Il presidente Rauball, dal 2007 numero uno anche della Lega (Dfl), è stato riconfermato per la quarta volta di fila. «Siamo in attivo e non abbiamo debiti con le banche», ha esultato. Ma il debito con la tifoseria può venire estinto solo dai tre punti col Napoli. L’assenza dei big Hummels, Subotic, Schmelzer e Gundogan dovrebbe venire ripianata da un’ondata di ardore patriottico. Stasera sono previsti solo quattro stranieri (Lewandowski, Blaczszykowski, Mkhitaryan, Sokratis). Per sette undicesimi sarà “made in Germany” mettendo nella quota teutonica anche il turco Sahin nato a Siegen (sul Reno) e allevato nel vivaio di Dortmund. L’attaccamento ai colori sociali dovrebbe raddoppiare l’impegno del gruppo. «Il sentimento identitario da queste parti ha un forte peso», fa notare un cronista sempre al seguito del Borussia. Il patto con i tifosi per riscattare i Champions la batosta col Bayern deve risvegliare le energie che quindici anni fa fecero alzare al Borussia la Coppa Campioni ribaltando il pronostico favorevole alla Juventus di Lippi e Del Piero.
Fonte: Corriere dello Sport.
