Il mister del Napoli, Walter Mazzarri, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Stanotte non ho dormito. Sono andato a letto alle 7 e son stato svegliato alle 11. Meglio dormire poco in queste occasioni. Ieri mi sono emozionato tanto a vedere così tante persone. Rientrano nel cuore e regalano tante soddisfazioni: ti ripagano di tanti sacrifici. Di partite importanti ne abbiamo disputate tante: sulla falsariga di ieri ne abbiam fatte tante. Che voto do ai miei ragazzi? In base al valore e a quello che danno ogni giorno in allenamento, do 10 a tutti. Nei momenti difficili hanno sofferto insieme a me ed erano dispiaciuti. Io che voto mi do? Non posso darmi un voto. Sono contento di quel che faccio, ma non cerco la gloria nelle manifestazioni di altri. Attestati di stima? Ne ho avuti tanti ma non faccio nomi. Da quel che ho letto, ho capito se veramente erano sinceri o meno. Le lacrime dei ragazzi? Il pocho è uno che non fa vedere le emozioni; se si è lasciato andare tanto così vuol dire che era profondamente felice. Morgan e Paolo sono uomini più “compassati” e sono riferimenti miei e dello staff. Credetemi, le sensazioni che ho sono quelle vostre. Non ho mai voluto sapere nulla riguardo le voci di una cessione di Lavezzi. Vincere lo scudetto qui? Vi ringrazio. Mi date forza di andare avanti e siete la più grande soddisfazione. Restare? Rispetto sempre i ruoli: sono un dipendente, c’è un contratto ed intendo rispettarlo. Quando sarò convocato, dirò tutto quello che penso, migliorare? È un discorso che va di pari passo con la squadra che la società mette a disposizione. Quando perdo sto male come i tifosi; vorrei non perdere mai e arrivare in alto. Vincere un trofeo dopo più di 20 anni, contro una squadra che non aveva mai perso, è stato grande. Rivalsa sociale per tutti; un conto è vincere, ed un altro è vincerla nei 90’. Dedica personale? Ho i miei rituali che non rivelerò a nessuno. Grazie a tutti.”
La Redazione
F.G.
