La convocazione in nazionale gli ha restituito di nuovo il sorriso. Walter Gargano era giù di corda per l’esclusione dalla formazione titolare che è scesa in campo contro la Juventus a Pechino. Anche se si è tolto la soddisfazione di subentrare, e dimostrare che il Napoli non può fare a meno di lui, il Mota covava ancora un certo risentimento dentro di sè. Perchè essere escluso dopo aver dato tanto a quei colori? Quanto ha inciso l’equivoco durante l’intervallo dell’amichevole col Braga, sorto con Mazzarri per il ritardato rientro in campo? Gargano ha vissuto la vigilia della Supercoppa con tanti dubbi, e tanta rabbia in corpo.
Insieme con Gargano ci saranno altri cinque uruguagi che giocano in Italia: Gaston Ramirez e Diego Perez del Bologna, Alvaro Gonzalez ed Emiliano Alfaro della Lazio, Aguirregaray del Palermo, quest’ultimo chiamato all’ultimo momento come riserva. Con tutti, il Mota è in rapporti di grande amicizia. Sicuramente avrà modo di parlare con Ramirez del futuro di entrambi. Ancora non ha trovato una sistemazione l’esterno offensivo bolognese. E chissà che non faccia da tramite per convincerlo a venire a Napoli così come fece con Cavani ai Mondiali in Sud Africa. Fu infatti proprio Gargano a mettere in contatto il Matador prima con De Laurentiis e poi con Mazzarri. Cominciò a parlare con Cavani di Napoli ancor prima che si concretizzasse il trasferimento. E poi inizierà a lanciare la sfida ad Aguirregaray del Palermo per la prima di campionato in programma in Sicilia il 26 agosto.
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