Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“In Italia almeno 7 squadre su 20 non hanno il main sponsor: chiaro segnale che il calcio italiano non abbia più neanche l’aplomb commerciale di qualche anno fa. Anche i campioni scarseggiano, ce ne sono pochi: uno su tutti Higuain. Non ci sono idee innovative o strategie di marketing accurate. In Inghilterra la Lega ha aiutato il Sunderland ad ottenere uno sponsor e, così, ad aumentare in maniera consistente il suo fatturato. In Italia durante le riunioni di Lega non si fa altro che litigare. Come si potrebbe fare per migliorare le cose? Cambiare la testa di tutti i presidenti di A. Il Milan è la decima potenza mondiale nella classifica dei club di calcio, la meglio piazzata tra le italiane. Da qui a dire che i rossoneri siano un esempio da seguire, però, ce ne passa. Per diventare marchi internazionali bisogna fare investimenti mirati ed importanti. Prendiamo ad esempio il Napoli: non ha vinto 30 scudetti e quindi il blasone deve crearselo e De Laurentiis non sta facendo investimenti da urlo. Mi spiego: se prendo un locale e voglio renderlo il miglior ristorante d’Italia dovrò assumere personale di prima fascia, creare un ambiente accogliente ed all’altezza delle mie velleità e puntare su un certo tipo di clientela. Tradotto: devo investire tanti soldi. E’ quello che dovrebbe fare anche il Napoli: gli azzurri non sono il Real Madrid e quindi per arrivare a certi livelli bisognerebbe puntare ad altri tipi di giocatori, non ai vari De Guzman o Koulibaly. De Laurentiss è il campione morale d’Italia, ma il tifoso è tifoso e a questi manager razionali preferisce presidenti alla Ferlaino.”
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