A poche ore dalla sfida con il Genoa, il presidente del Napoli è intervenuto ai microfoni di radio Kiss Kiss. Era l’ora di pranzo quando Aurelio De Laurentiis ha cominciato a toccare argomenti che stanno a cuore ai tifosi e riguardano anche le strategie societarie: da Roma-Napoli alla questione arbitrale, dall’esigenza di dover fare il turnover, allo stadio. E come al solito, il patron è stato travolgente e determinato.
NO AL RINVIO – Sull’eventualità che si possa invertire il campo della sfida dell’8ª giornata, Roma-Napoli del 19 ottobre, invece di farla slittare a causa della manifestazione dei No-tav nella Capitale, il patron della Filmauro ha detto:« Non abbiamo nulla in contrario all’inversione di campo. Tra l’altro, il San Paolo ci ha tradito l’ultima volta nonostante i 60mila spettatori. Giocare in casa, quindi, non è sinonimo di vittoria ma credo che sia più logico giocarla a Napoli piuttosto che rimandarla. Solo così si eviterebbe di falsare il campionato. A gennaio c’è la Coppa Italia ed entrambe le squadre saranno impegnate in quella competizione, giusto non spostare la data ».
CREDO IN BRASCHI – Sulle polemiche arbitrali ha poi sottolineato: « Credo in Braschi e lui è la garanzia che gli arbitri funzioneranno. Poi, forse, e sottolineo forse, c’è qualcuno che ha in antipatia o simpatia presidenti o calciatori e un po’ te la fanno scontare. In passato è successo. Fuori dall’Italia. L’importante che si recuperi credibilità allontanando l’arbitro in questione ».
TURN OVER – «Al Barcellona c’è Messi, al Real Cristiano Ronaldo – ha aggiunto – Da noi c’è la squadra. E con Benitez ci siamo trovati subito d’accordo. Il calciatore che non accetta la panchina non è intelligente».
STADIO – «Sono molto preoccupato. Il Sindaco mi ha detto che avrebbe venduto lo stadio ma non credo siano in grado di dirmi la cifra entro martedì. Troveranno un’altra scusa. Allora andrò dal Sindaco di Caserta, troverò l’accordo, e dal 2 gennaio inizierò la costruzione di un nuovo stadio. Ho investito nel Napoli e voglio fare le cose serie, altrimenti me ne vado a Los Angeles e il calcio ve lo fate da soli ».
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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