La voglia di restare leader della Juve, a dispetto della squalifica di Conte. Tre scommesse affascinanti: il Napoli del dopo Lavezzi (e Gargano, un rubapalloni energico come pochi), l’Inter new deal di Stramaccioni e la Roma del redivivo – sui palcoscenici di serie A – Zeman. Questa è la pole scudetto. Più dietro c’è il Milan, che ha perso i big e rischia di dover sacrificare anche Pato, nuovamente alla prese con seri problemi fisici.
Juventus
Vinto lo scudetto, è cominciato il tormentone del top player. Che ancora non si è visto a Vinovo, ma c’è tempo fino al 31. In queste ultime settimane l’attenzione del dirigenti è stata assorbita dai processi per le scommesse, probabilmente. Asamoah e Isla, scuola Udinese, sono ottimi giocatori. Il colpo è atteso in attacco, dove per ora si è registrato soltanto il rientro di Giovinco. Per riprendersi questo suo giocatore la Juve ha versato 11 milioni al Parma: incredibile ma vero. La Juve è in pole per lo scudetto, ma c’è l’incognita Champions: gestire i due fronti è complicato.
Napoli
Lavezzi è un’assenza pesante, il Napoli rischia di accorgersene a medio termine: il Pocho ha aiutato Cavani a segnare tanti gol in due anni. Ma c’è Insigne, con la sua evidente classe e la sua grande carica, pronto ad esplodere nel primo campionato di serie A e a candidarsi per la Nazionale. E poi c’è Pandev a pieno servizio, dopo la prima stagione di ambientamento. Behrami è un rinforzo importante e tale potrebbe rivelarsi Britos, difensore che ha giocato poco nel primo campionato. Non è arrivato il top player richiesto da Mazzarri, che però può legittimare l’ambizione scudetto con questo gruppo che si è cementato in tre anni di eccellente lavoro e con Super Cavani: se regge la media gol nelle due precedenti stagioni, tutti i sogni sono possibili.
Inter
Moratti ha dato fiducia al baby tecnico Stramaccioni e ha proseguito in un piano di ristrutturazione (aziendale e non solo tecnico). Segue una nuova strada, meno dispendiosa, per tornare a vincere anche se Handanovic, Palacio e Pereira sono costati; in prestito è arrivato Gargano. Il presidente petroliere si è regalato Cassano, per la verità apparso sfiorito negli ultimi tempi. Fantantonio, ancora una volta nella sua contraddittoria carriera, rappresenta una scommessa.
Roma
Zeman torna in A dalla porta principale dopo aver stravinto in B con il Pescara. Con il suo entusiasmo ha rigenerato l’ambiente giallorosso e la sua squadra può essere l’outsider per lo scudetto perché le scelte di mercato sono state mirate. Balzaretti è un esterno di spessore, Destro è il più promettente attaccante italiano e l’americano Bradley è un mediano tosto. Il patto d’acciaio con Totti assicura tranquillità nello spogliatoio.
Milan
Montolivo, Acerbi e Pazzini: tutto qui, finora, il mercato dei rossoneri. Sembra passato un secolo dallo scudetto 2010-2011. Berlusconi ha lasciato partire i big Ibrahivmoc e Thiago Silva, direzione Psg, e sono andati via pilastri – della squadra e dello spogliatoio – come Nesta, Gattuso, Zambrotta e Inzaghi, perché a fine corsa o perché in contrasto con Allegri. Per restare competitivo, il tecnico di Livorno avrebbe bisogno di un paio di colpi di mercato dell’ultimora o del rilancio fisico di Pato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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