Ascoli e Juve Stabia hanno dimostrato di essere due squadre in forma, con punti di forza interessanti e, naturalmente, qualche difetto. Quella di oggi al Del Duca sarebbe stata, insomma, una bella partita, se il signor La Penna di Roma, 29 anni, professione avvocato, esordiente in serie B, non avesse deciso di recitare il ruolo di protagonista (non richiesto) dell’incontro. Il risultato finale è stato 2-4 per i campani che in sala stampa, per bocca di mister Braglia e di Scognamiglio, non hanno esitato ad ammettere «gli episodi negativi in cui è incappato l’Ascoli» e «la confusione del direttore di gara». Affermazioni, nella consueta banalità dei dopo partita, quasi ‘scottanti’, soprattutto perché uscite dalla bocca dei vincitori.
SILVA RIPROPONE lo stesso undici di Empoli, con il solo cambio Scalise-Conocchioli. L’Ascoli prova a fare la partita ma gli ospiti si confermano squadra tosta e ordinata. L’equilibrio della gara è rotto dopo venti minuti: Faisca interviene in scivolata su Acosty mandando la palla in angolo e colpendo, probabilmente, anche il colored dei campani. Per La Penna è rigore, tra le vibranti proteste bianconere. Dopo qualche minuto di parapiglia sul dischetto riesce ad andare Caserta, che però si fa ipnotizzare da un’ottimo Guarna scatenando il boato del Del Duca. Qui l’arbitro inizia il suo personale show e fa ripetere l’esecuzione, probabilmente su segnalazione dell’assistente. Il motivo? Il presunto mezzo passo in avanti fatto dal portiere. Apriti cielo, i bianconeri sono furibondi e dagli spalti arrivano insulti di ogni tipo all’arbitro.
Quando torna la calma Caserta si fa respingere ancora la conclusione ma poi ribadisce in rete. Il ds De Matteis viene espulso per proteste e la prima frazione si chiude con il forcing infruttuoso del Picchio. Nella ripresa l’Ascoli sfiora in pari in più di un’occasione, arriva il rosso anche per Silva, e un altro penalty (fallo di Peccarisi su Mbakogu) permette agli ospiti di raddoppiare. I bianconeri attaccano a testa bassa, subiscono lo 0-3 di Scognamiglio e vanno vicini all’impresa, con una doppietta di Zaza, implacabile di testa. La rete del 2-4 segnata da Bruno al ’92 in contropiede chiude ogni discorso, ma non spegne le polemiche e non impedisce si bianconeri di uscire tra gli applausi dello stadio.
La Redazione
G.D.
Fonte: Il resto del Carlino
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