Derby al cardiopalma vinto dal Posillipo sulla Carpisa Yamamay Acquachiara per 8-7 deciso a 24” dal termine con un gol del giovanissimo Rossi che raccoglie, tutto solo, la corta respinta di Kacic su tiro di Baraldi. Una partita giocata con grande agonismo da entrambe le squadre, oltre 35 espulsioni temporanee, quattro espulsioni per raggiunti limiti di falli (Danilovic, Saccoia, Bertoli, Foglio) una per brutalità (Gallo) e una per protesta (Scotti Galletta) oltre all’allontanamento dalla panchina del coach posillipino Occhiello per proteste nella terza frazione. Nessuno si è risparmiato, tutti hanno dato il massimo, ma la vittoria ha premiato il team più concreto, quello più cinico ed esperto e che in conclusione ha sbagliato di meno: il Posillipo.
La Carpisa Yamamay è apparsa poco lucida, troppo nervosa e poca precisa, autrice di numerosi falli banali e evitabili che non hanno fatto altro che avvantaggiare gli avversari. Tante le traverse e i pali colpiti da una parte e dall’altra, da sottolineare la grande prova dei due portieri Negri e Kacic che hanno sicuramente tolto dalle loro porte almeno tre gol per parte. Bella cornice di pubblico, quasi gremita la Scandone, che non ha mai mancato di sostenere in grande correttezza la propria squadra. «Risultato giusto – dice alla fine il tecnico della Carpisa Mirarchi – abbiamo sbagliato troppo non sfruttando le numerosissime occasioni di attacco, non abbiamo giocato nella nostra solita maniera». Il coach dei rossoverdi Mauro Occhiello è raggiante: «Soddisfatto perché si è rivisto il Posillipo di un tempo. I ragazzi volevano fortemente questa vittoria e ci sono riusciti nonostante l’assenza di un giocatore come Valentino Gallo espulso per brutalità. Abbiamo lavorato molto in questa settimana e i frutti si sono visti».
Partenza fulminea di entrambe le squadre, la Carpisa vince il primo pallone e nell’azione immediata rete di Ferrone che sfrutta la superiorità numerica; si cambia fronte e Foglio pareggia, risponde Petkovic che riporta in vantaggio la Carpisa. Poi il gioco, pur mantenendo un ritmo alto, non trova più le conclusioni e si assiste solo ad una grande lotta con fughe e controfughe. Kovacs ottiene per il Posillipo il pari quasi allo scadere della frazione. Nella terza frazione succede di tutto. Gli animi si accendono con lespulsioni temporanee e definitive; come quella di Gallo per brutalità su Domenico Mattiello che causa un rigore a favore della Carpisa (Di Costanzo trasforma), ma grazie al quale, come da regolamento, il Posillipo gioca con un uomo in meno per 4 minuti (uno nella terza frazione e 3 nella quarta). Un vantaggio non da poco, che però la Carpisa non riesce a sfruttare sia per troppa precipitosità nei tiri in porta e sia per la grande prestazione in difesa del Posillipo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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