Prove generali per costruire il gruppo che Nicolato spera di portare all’Europeo di categoria, con un blocco di 31 giocatori che ha dato buone risposte in questa uscita amichevole, ma che verrà portato a soli 23 elementi in vista della gara di qualificazione contro la Svezia.
Vittoria per 2-1 importante e soprattutto non scontata per diversi motivi: il primo è quello dei tanti titolari tenuti in tribuna per la trasferta dell’8 settembre e per lasciare spazio a chi deve essere ancora valutato dal Ct; l’altro è quello di una nazionale avversaria come la Slovenia che nei test precedenti aveva fatto ottime gare contro nazionali di livello come Francia, Inghilterra e Portogallo.
Eppure l’Italia ha giocato da squadra, dimostrando di essere un gruppo su cui puntare per ripartire. In mostra il grande blocco Atalanta, composto da chi è passato o è ancora nel giro del vivaio nerazzurro: due reti che portano la firma di Zingonia, entrambe arrivate su punizione. Prima Colpani, acquisto di prospettiva del Monza capace di onorare la maglia numero 10 con grandi colpi e un gran tiro da fermo, e poi Melegoni, aiutato da una deviazione della barriera per raddoppiare nell’immediato.
Un primo tempo di ottimo livello, con tante note positive come l’ottima prestazione di Sottil e la bella intesa tra le punte Sebastiano Esposito e Raspadori, possibili riferimenti di questo biennio degli Azzurrini. Il risultato c’è, le prospettive non mancano, ma ora vanno limati i dettagli per rendere questa nazionale più completa: la mancata freddezza nel chiudere una partita dominata è una carenza da annullare, così come il calo di concentrazione dopo il 2-1 subito nel finale, che ha portato la squadra a difendere il risultato nonostante una doppia superiorità numerica scaturita da un clima molto nervoso nel finale di partita.
Martedì il prossimo appuntamento con la Svezia, fondamentale per blindare la qualificazione all’Europeo della prossima estate. Ma intanto il primo segnale di ripartenza dell’Italia, anche nel campo delle nazionali, è stato dato.
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