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Violenza stadi, approvato il decreto Alfano: ecco le pene per i responsabili

Eccolo il decreto Alfano. E’ stato un lavoro di squadra, con l’ultima riunione ieri mattina, tra il ministro dell’Interno, il capo della Polizia Pansa e il presidente dell’Osservatorio Intini. Il segnale che è arrivato è indubbiamente forte e Alfano lo ha commentato così: «Abbiamo voluto dire che lo Stato ha perso la pazienza con chi vuole rovinare il calcio per restituire il pallone agli italiani. E abbiamo usato la mano dura anche per far sì che quanto accaduto all’Olimpico di Roma non succeda più» . A questo proposito un aspetto specifico e di grande rilevanza e impatto, riguarda i poteri speciali del Ministro dell’interno che in casi particolari potrà disporre il divieto di apertura del settore ospiti degli impianti sportivi, per una durata non superiore a due anni, e il divieto di vendita dei tagliandi ai tifosi ospiti, residenti nella provincia della squadra avversaria.

Daspo. Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive è stato un nodo centrale nelle nuove misure di sicurezza, non l’unico. E’ stato ampliato territorialmente fuori dallo stadio, per delitti contro l’ordine pubblico, violenze, minacce, danneggiamenti. Sono stati coniati il daspo di gruppo e quello all’estero, riferiti a episodi di violenza e intimidazione, ma anche per i soggetti condannati o denunciati per divieto di introduzione ed esposizione di striscioni o scritte e immagini incitanti alla violenza o con ingiurie e minacce. Il daspo di gruppo potrà essere inferiore a tre anni. Nei confronti della persona già daspata il nuovo divieto potrà arrivare fino a otto anni (partendo da un minimo di cinque). Ai “daspati” recidivi potrà applicarsi la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, estendendo nei loro confronti una disciplina oggi riservata agli indiziati di appartenere ad organizzazioni di tipo mafioso o terroristico. La logica del daspo di gruppo colpirà il branco, e quello internazionale cercherà di spezzare i legami trasversali con certi gruppi all’estero.

ALTRE MISURE. Importantissima anche l’introduzione dell’arresto in flagranza differita per i reati di istigazione alla discriminazione razziale, etnica e religiosa. Colpite anche la frode sportiva (fino a nove anni la reclusione se intaccherà le scommesse sportive lecite), mentre una serie di agevolazioni tenderanno a semplificare le procedure amministrative per garantire standard di sicurezza più elevati negli stadi. «Abbiamo chiesto ai club di fare uno sforzo sulle messa a norma degli impianti» ha spiegato Alfano.

Reazioni. Il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta ha commentato così il decreto Alfano: «E’ un provvedimento che va nella giusta direzione, accentuando l’efficacia della repressione sui facinorosi e attenuando la pressione sul tifosi per bene» . E un commento è arrivato anche da Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito che ha perso la vita in occasione degli scontri in viale Tor di Quinto per la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina dello scorso 3 maggio a Roma. «Finalmente qualcosa si comincia a muovere, ma gli interventi normativi e le iniziative delle istituzioni d’ ora in poi devono esser effettivi, costanti e profondi perchè non si ripetano altre tragedie come quella di Ciro. Anche la politica purtroppo arriva solo dopo la morte di un giovane tifoso e per questo oltre a leggi severe, certe ed immediate per tutelare lo sport e la società, c’è la necessità di sviluppare esempi veri e positivi e di investire economicamente per garantire una nuova formazione educativa e culturale e dare la possibilità a tutti gli utenti dello sport di usufruire di stadi e strutture moderni» .

Fonte: Corriere dello Sport

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