Alla fine di una pazza giornata, segnata dal definitivo ko di Terry e dalla decisione del difensore di andare sotto i ferri, Andrè Villas Boas al gol (casuale) di Mata per un attimo ha sperato che la ruota avesse iniziato finalmente a girare per il verso giusto. Lavezzi e Cavani l’hanno svegliato nel modo più brusco possibile. La differenza tra il Napoli e il suo Chelsea sta tutta in quei due lì. «Perché il Napoli è stato molto più efficiente davanti alla porta» , spiega il portoghese, che negli spogliatoi ha inconrato Mazzarri, gli ha stretto la mano e gli ha detto: «Complimenti, siete stati più bravi di noi» . «E’ stata una partita molto equilibrata, ci sono state quindici opportunità per noi, sedici per il Napoli. Se riusciremo a essere più bravi davanti alla porta, forse possiamo farcela» .
CORAGGIO – In quel “forse” c’è tutto il dilemma del tecnico del portoghese: non è uno sciocco, sa che la situazione gli sta sfuggendo di mano, al di là di quei continui richiami al contratto – «Ho la fiducia della proprietà» – che sembrano più che altro un modo per disincentivare tentativi di ammutinamento. Sa di potercela fare ma c’è quel terzo gol a fare la differenza: non gli basterà la semplice vittoria a Stamford Bridge. «Dopo la nostra rete, c’era la voglia del Napoli di rimettere in piedi il risultato, ma la situazione era equilibrata. Il terzo gol è nato come errore individuale e questo non deve accadere. Abbiamo fatto il lavoro che dovevamo come squadra, mi ritengo fiducioso per il ritorno: il Napoli esprime un gioco molto aperto, con le opportunità che abbiamo avuto possiamo invertire il risultato» .
IL FOGLIETTO – Ieri mattina seduta di stretching sulla terrazza di Castel dell’Ovo, poi riunione tecnica in albergo. Al termine della quale uno scatto “rubato”, e rimbalzato sul web e sui social network, ha svelato la lavagna con le presunte scelte di Villas Boas: Ashley Cole e Terry in difesa, Essien e Lampard a centrocampo. Le cose sono andate diversamente, in realtà, anche perché nel primo pomeriggio non era ancora chiaro il destino di Terry. Spiega Villas Boas a proposito delle esclusioni eccellenti: «Ho parlato con i ragazzi, sono state delle mie decisioni e le hanno accettate» . Certo, in giorni di burrasca fare fuori due come Lampard e Cole non aiuta, per niente. «Io in bilico? Queste sono solo speculazioni. Quanto al futuro, ci sono prospettive diverse, ognuno ha la sua visione. Per ora pensiamo solo al presente» . E a rimediare una stagione sempre più compromessa. Il portoghese commenta anche le voci di mercato in chiave nerazzurra: «Si parla di me all’Inter? Ho il massimo rispetto per Ranieri, io e lui dobbiamo continuare a credere nel nostro lavoro. Capisco di essere sempre sul mercato ma voglio far parte del progetto Chelsea» .
TERRY E DROGBA – Terry, intanto, già oggi potrebbe sottoporsi ad intervento in atroscopia al ginocchio destro, lo stop è stimato in 4-6 settimane. Proprio a poche ore dal match il club ha ufficializzato il rinnovo di Ramires fino al 2017. E Drogba? Per ora non firma e il 30 giugno sarà libero. «Se sarà possibile vedermi al Milan? Perché no. Non si sa mai, nel calcio – ha detto prima della gara a sportmediaset.it – tutto è possibile» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.