«Stiamo pensando di riproporre il village anche in estate per dare un po’ di respiro all’economia di questa parte della città». Luigi de Magistris rilancia. Mancano poche ore alla fine delle World Series di Coppa America ma il sindaco già promuove la kermesse: «I bilanci si faranno alla fine. Per ora, comunque, il giudizio è positivo – sottolinea – Non riesco a comprendere chi dice che l’evento è stato inutile. Gli alberghi sono pieni, i ristoranti anche, e in città ci sono tanti turisti che spendono nei negozi e alimentano un circolo virtuoso».
Da qui l’idea di mantenere una parte del format anche nei prossimi mesi: «Stiamo valutando. Ne parlerò con il governatore Stefano Caldoro, con la Provincia e la Camera di Commercio. Sarebbe un modo per tenere vivo il centro e per dare la possibilità agli operatori della Riviera di Chiaia e della Torretta di esercitare sul lungomare». L’annuncio arriva durante il tour tra il villaggio e l’area tecnica. L’ex pm – accompagnato dall’amministratore di Acn Mario Hubler – passeggia tra gli stand, poi incontra l’ambasciatore degli Stati Uniti David H. Thorne e saluta i campioni di Oracle. C’è anche spazio per qualche battuta. «Quest’anno abbiamo neutralizzato la pioggia, ci siamo dotati di un apposito satellite – scherza – Per non parlare delle “ciucciuvettole”, quelli che nel 2012 dissero che non ce l’avremmo mai fatta a organizzare le regate». La tappa successiva è nel media center, allestito all’interno del Circolo del Tennis. È lì che incrocia il campione Francesco De Angelis, il primo non anglosassone a vincere la Louis Vuitton Cup. Il tempo di una foto e de Magistris raggiunge l’hangar di Luna Rossa. Ad accoglierlo lo skipper Max Sirena e il trimmer Pierluigi De Felice, che regola le vele su Piranha.
A chi gli chiede se il capoluogo partenopeo potrà ospitare un giorno anche la finale della manifestazione, il sindaco risponde: «Napoli sta dimostrando di essere all’altezza e di essersi abituata ai grandi eventi. Per questo li chiameremo solo eventi. Devono diventare ordinari. In questo modo potremo garantire sviluppo e occupazione». Poi nel pomeriggio, nel forum all’Ansa, disegna la Napoli che immagina ripensando alle immagini del mattino: «Con il lungomare liberato e la Scampia liberata che farò, sto pensando all’oggi ma anche al domani. Sono luoghi realizzati per dare opportunità di incontro, luoghi in cui fare ”acchiappanza”».
Oggi e domani sono in programma le ultime gare ma il primo cittadino non salirà a bordo di Luna Rossa: «È giusto che a festeggiare siano i napoletani. Io non lo faccio. Voglio continuare a lavorare e a concentrarmi su chi in questo momento è in grave difficoltà. Penso agli sfollati della Riviera, agli abitanti e ai commercianti che hanno perso tutto. Dobbiamo fornire loro il massimo aiuto possibile». Sulla zona a traffico limitato, invece, non ha dubbi: «Accetto le critiche costruttive, specie quelle che vengono dai miei avversari. Per questo abbiamo deciso di rendere più flessibili i dispositivi di traffico. Del resto personalmente sono sempre stato contrario all’eccessiva rigidità. Ma la città dev’essere unita, dobbiamo lavorare tutti insieme». Ciò non significa, chiarisce, rimettere in discussione l’intero piano: «Resta il progetto del lungomare liberato da via Nazario Sauro a Mergellina. Ci sarà tuttavia maggiore flessibilità, anche per la Ztl del centro storico, e più vigili in strada. Interromperemo, inoltre, i varchi che hanno creato difficoltà ai residenti di Posillipo e Fuorigrotta». E le auto su via Caracciolo? «Ci saranno quando dovremo fare dei lavori. Del resto i napoletani si sono già abituati alle modifiche e rispondono bene. Non vedo traffico. Si respira un’atmosfera di festa. Anche nei giorni feriali in strada ci sono migliaia di persone».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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