Altro grande ospite del pomeriggio di RMC Sport. All’interno della trasmissione ‘Maracanà’ è intervenuto il presidente del Benevento Oreste Vigorito, con il quale abbiamo parlato del momento della sua squadra.
Mercato di gennaio importante
“Chiunque nella nostra condizione avrebbe fatto la stessa cosa. Avevamo un sogno, lo abbiamo realizzato e sapevamo che sarebbe stato molto difficile. Bisogna andare a dormire sapendo che di più non potevi fare. E indipendentemente dal risultato, vinci se sei in pace con te stesso. E noi lo siamo. Abbiamo la coscienza a posto”.
Cosa le è piaciuto di De Zerbi?
“Ricordo la notte della promozione per le emozioni e per la lunga corsa sul campo. E’ stato un sogno realizzato con l’uomo giusto, che avrebbe tranquillamente potuto continuare con noi. Ma alla fine abbiamo dovuto prendere una direzione diversa. Continuiamo però sulla strada tracciata da Baroni e speriamo di non vedere sfumare questo sogno troppo presto. De Zerbi vuole diventare un grande allenatore e ne ha tutte le capacità. E’ un sanguigno, che difende la sua idea di calcio e difende la società per cui lavora. Era antipatico per qualcuno, ma ha l’orgoglio e il sangue del Sud, sempre alla ricerca del riscatto, ma anche il sangue lombardo, è un bel mix”.
Chi avrà la meglio nella corsa scudetto?
“Napoli se conserva gli uomini della prima squadra, quindi se non avrà infortuni, può vincere lo scudetto, ma anche per la fame che ha di arrivare in fondo. Fame che Juventus ha nel suo DNA. La Juventus ha rosa più ampia, ma i partenopei hanno intesa maggiore, perché hanno modificato poco negli ultimi tre anni. Sono in parità. Vincerà chi sarà penalizzata di meno dalla VAR. A noi ad esempio la tecnologia ha tolto molto. Ma noi abbiamo fiducia comunque di poter rimanere in A. Solo chi non prova le cose impossibili non le cambia”.
Sul caso Spalletti e le frasi su Totti
“Credo che tutti, tecnici, presidenti e calciatori abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni ma penso anche all’effetto che certe opinioni possono avere. Totti lo avrei tenuto in campo anche se passeggia, è un’altra categoria. Tra ‘attori dello stesso teatro’, se uno fa qualche dichiarazione in meno, sacrificando il proprio io, farebbe del bene a tutti quanti”.
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