Mazzarri lo conosce dai tempi della Pistoiese, si fida ciecamente, ne apprezza l’intelligenza calcistica. E per Luca Vigiani, che ha chiuso la carriera nella Carrarese di Cristiano Lucarelli, è bastato chiedere per entrare a far parte dello staff che lavora per il Napoli. Vigiani vuole intraprendere la carriera di allenatore e quale scuola migliore se non quella del tecnico con il quale ha conquistato una promozione in A con il Livorno e una salvezza memorabile a Reggio Calabria?
Mazzarri lo ha proposto a De Laurentiis al momento di tracciare il programma di lavoro per la prossima stagione e il presidente non ha battuto ciglio. «Se lei lo ritiene opportuno…» , il patron rispose così anche quando si trattò di ingaggiare Enzo Concina, ex compagno di squadra dell’allenatore ai tempi del Nola, rivelatosi poi un fior di professionista sia sul campo sia nello spogliatoi. Il patron è sempre ben disposto quando gli propongono di ingaggiare persone valide destinate all’area tecnica. Si cresce anche così: con un’organizzazione all’altezza del compito e ben nutrita per quanto riguarda la preparazione dei calciatori. Per allenare al meglio venticinque elementi occorrono più tecnici anche perché nel calcio moderno la diversificazione del lavoro sta diventando fondamentale. E se fino allo scorso anno erano in quattro a operare a stretto contatto con Mazzarri, ora saranno in cinque. E l’ultimo arrivato, Luca Vigiani, ha giocato a calcio fino a pochi mesi fa e ora smania dalla voglia di studiare da allenatore al fianco di un maestro, o meglio di un fratello maggiore visto che Mazzarri l’ha voluto alle sue dipendenze prima a Livorno e poi a Reggio Calabria dopo la parentesi con la Pistoieste.
Per alcuni anni, dalla Reggina alla Sampdoria, hanno viaggiato in perfetta sintonia ottenendo sempre dei risultati importanti. Quattro persone che sono cresciute professionalmente insieme, aggiornandosi in continuazione e confrontandosi continuamente con il tecnico (Frustalupi ha lavorato anche come osservatore di calciatori stranieri, fu lui a indicare Halfredsson). Intanto a Reggio Calabria ebbero modo di operare al fianco di Riccardo Bigon, all’epoca team manager, e ne nacque una solida amicizia.
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