“Voglio segnare contro ‘a Juve”. Era il Luglio del 2012, il Napoli, reduce dalla vittoria della Coppa Italia, si apprestava a vivere l’ultimo anno del ciclo Mazzarri, e a parlare così era Lorenzo Insigne. Appena tornato dall’esperienza pescarese, Insigne era ancora considerato la quarta scelta da Mazzarri in quello scorcio di ritiro. La volontà del ragazzo, unita al diktat del patron De Laurentiis, gli impedirono di allontanarsi per un altro anno dalla maglia azzurra. Ma già allora dimostrava di avere idee chiare, in barba a gerarchie e titolarissimi. Ed un grande obiettivo: il gol alla squadra più odiata dai napoletani, la Juventus.
Questione di tifo, di mentalità, di modo di vedere il calcio. Il senso di appartenenza da un lato, a la gioia delle vittorie dell’altro. Nel mezzo fior fior di campioni che si sono sfidati. Sivori, Altafini, Platini, Maradona, Careca, Del Piero. Con le differenze economiche e di palmares che tendono sempre ad annullarsi in quei fatidici 90’ di gioco.
E’ passato più di un anno da quanto Lorenzo Insigne pronunciò quella frase. La scorsa stagione non ci riuscì, fallendo l’occasione sia a Torino, sia a Napoli. Quest’anno è intenzionato a riprovarci, complici anche i cambiamenti introdotti da Benitez nel club azzurro. Niente più titolarissimi mazzarriani, niente più ripiegamenti a centrocampo e corse affannose di 50-60 metri, per poi servire Cavani. Adesso il Napoli è un collettivo del gol, e non è escluso che Insigne possa mantenere la promessa. D’altronde lo stadio che vide l’addio (molto ingeneroso) del suo idolo Alex Del Piero potrebbe essere il palcoscenico adatto per la prima rete in campionato del Magnifico. Magari bissando la splendida punizione contro il Borussia che incantò mezza Europa. Fantasie dopo una stressante settimana lavorativa? Forse, o forse no. I colpi e la classe ci sono. Di sicuro c’è però che la Juve ha ambizioni almeno uguali a quelle del Napoli. Il terzo Scudetto consecutivo per gli uomini di Conte non è una chimera, ma l’ambiente palesa un certo nervosismo. Gridare “al nemico” in ogni situazione potrebbe paradossalmente favorire un Napoli più sereno, sulle ali dell’entusiasmo. E in queste circostanze sono proprio i giocatori più tecnici e di classe a giovarsene. Proprio come Insigne (senza dimenticarci dei vari Callejon, Hamsik, Mertens…).
E’ il sogno del ragazzo di Frattamaggiore, un anno dopo. Dalla provincia napoletana al gol allo Juventus Stadium. Quasi da farci un film. Una storia che parte dalle trascurate zone dell’hinterland napoletano e che potrebbe coronarsi nello stadio simbolo della squadra “italiana” per eccellenza, dei forti, dei vincenti, dei potenti. Retorica a non finire, dietro ad un gol promesso, ma fino ad ora solo fantasticato. E magari esultare davanti al pubblico che osannò Del Piero, suo idolo d’infanzia. Quel pubblico, ahinoi composto da moltissimi corregionali campani, che non perde occasione per regalarci ogni settimana tanto “affetto”. Ma sono solo fantasie, come detto, dopo una stressante settimana lavorativa … o forse no.
Ecco il video con la promessa di Lorenzo “Il magnifico”:
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Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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