Al Monumental di Buenos Aires va in scena Uruguay-Paraguay, atto finale della Coppa America 2011. Da una parte gli i maestri del calcio sudamericano favoriti per la vittoria finale, dall’altro la Albirroja che ha conquistato la finale senza mai vincere una partita (5 pareggi consecutivi). Oscar Tabarez, che decide di lasciare in panchina i due napoletani Cavani e Gargano, schiera in campo Muslera, Pereira, Lugano, Coates, Cacares, Gonzalez, Perez, Arèvalo, Pereira, Suàrez, Forlan. Decimato dalle assenze di Barrios, Santacruz e Estigarribia, l’allenatore Gerardo Martino decide di mandare Villar, P.da Silva, Veròn, Marecos, Piris, Riveros, Ortigoza, Vera, Càceres, Haedo Valdèz, Zeballos. Al 3′ subito Uruguay vicino alla rete su calcio d’angolo: dopo il colpo di testa del difensore Lugano e la parata di Villar, è Coates che respinge da due passi il in porta ma Ortigoza sulla linea salva parando la conclusione. L’arbitro non vede e la difesa paraguaiana spazza. Nelle prime fasi di gioco l’Uruguay sembra esser più deciso e convinto delle proprie potenzialità. Ciò viene testimoniato dalla grinta mostrata in campo fin dai primi minuti di gioco e dal numero di calcio d’angolo conquistati a proprio favore (5 nei primi 9 minuti di gioco). La Celeste sfrutta l’indecisione della nazionale biancorossa in fase di costruzione di gioco e ne approfitta al 12′. Infatti dopo un’azione caratterizzata da dei rimpalli nella trequarti del Paraguay, il pallone arriva a Suarez che supera Veron in area di rigore con una finta e tira di sinistro. Il pallone, deviato da un difensore paraguaiano, termina in rete per il vantaggio dei suoi. Il Paraguay prova a scuotersi ed al 15′, su un lancio in profondità di Vera, è Valdez che in spaccata conclude a volo, ma il pallone termina alto sopra la traversa. La partita si infiamma a causa di numerosi scontri di gioco, prova del grande agonismo che le due nazionali stanno mettendo in campo. Arrivano le ammonizioni per Caceres da un lato e Perez, Cacares e Maxi Pereira dall’altro. Al 31′ Forlan, imbeccato in contropiede grazie ad un ottimo assist di Suarez, si invola verso rete e calcia contro Villar sprecando una grande occasione per il raddoppio. Al 35′ Suarez supera ancora Veron con un gran tunnel ma poi spreca concludendo fuori sul primo palo. Al 36′ Forlan strozza troppo il pallone con una girata a volo in area di rigore avversaria su cross di Maxi Pereira, permettendo l’agevole parata di Villar. Al 41′ c’è il raddoppio dell’Uruguay: Arèvalo ruba palla ad Ortigoza nella trequarti avversaria e serve Diego Forlan, che con un potente sinistro ad incrociare, sigla la rete del 2-0. Finalmente si sblocca l’attaccante dell’Atletico Madrid in questa Coppa America. L’arbitro Salvio Spinola manda le squadre negli spogliatoi. Il Paraguay risulta decisamente sotto shok, priva di concentrazione e di idee in fase di costruzione di gioco. L’Uruguay invece sfrutta al meglio le possibilità avute grazie al suo cinismo in fase realizzativa con i suoi terminali offensivi. La partita ricomincia senza nessuna sostituzione operata da entrambe le nazionali. Al 53′ c’è una pericolosa azione del Paraguay con Nelson Valdez che colpisce la traversa con un destro a volo su assist di Ortigoza. Alvaro Pereira esce al 63′ per far posto all’attaccante del Napoli Edinson Cavani che prende posizione sulla destra del tridente offensivo, mentre Estigarribia e Perez rilevano Cacares e Vera per il Paraguay. Al 72′ Cavani sterza il suo movimento in area di rigore avversaria e serve Eguren in percussione (subentrato poco prima a Perez) che con una conclusione sporca impegna Villar il quale sventa la minaccia in calcio d’angolo. Al 75′ Martino tenta la carta Lucas Barrios al posto di uno spento Zeballos. All’80’ Cavani chiede il calcio di rigore dopo che il difensore paraguaiano Perez lo tira giù in area di rigore avversaria, ma l’arbitro lascia continuare. La sfortuna del Paraguay in questa finale non ha limiti: Lucas Barrios, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, si infortuna a causa di uno strappo muscolare lasciando i suoi compagni in inferiorità numerica. All’89’ Diego Forlan scrive la storia: su un veloce contropiede inizializzato da Cavani sul fronte sinistro di gioco è Diego Forlan che, imbeccato su assist di testa di Suarez, appoggia il pallone in rete alle spalle di Villar. Con questa rete il numero dieci della Celeste diventa il massimo marcatore della storia della sua nazionale. La partita termina con il trionfo della Celeste. Quindicesima vittoria in Coppa America per una nazionale che ha mostrato tutto il suo valore durante tutta la competizione. L’ottima prova del collettivo e la grande personalità mostrata dai suoi campioni hanno prevalso sulle delle favorite di questa competizione come il Brasile e l’Argentina. Grande merito è dell’allenatore Oscar Tabarez, capace di dare la sua impronta tattica in ogni gara disputata grazie alle scelte effettuate di volta in volta.
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p style=”text-align: left;”>Gilberto D’Alessio
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