17 Marzo 2011, è indetta, per la prima volta, la festa per i 150 anni dall’Unità d’Italia. Nel coro dei festeggianti risuona la eco di voci dissonanti; si tratta, tuttavia, di una minoranza semi-inconsistente. Radio CRC si unisce ai festeggiamenti, ci mancherebbe, ma Raffaele Auriemma ci tiene a mettere i puntini sulle i.
La sua trasmissione “Si gonfia la rete” si apre sulle note solenni dell’inno composto nel 1847 da Goffredo Mameli, che prim’ancora di diventare inno fu colonna sonora dei movimentati e sanguinosi anni dell’Unità di Italia. Prima delle pause pubblicitarie, però, il telecronista di Mediaset Premium propone la riproduzione dei più significativi inni dedicati alla compagine azzurra. Uno scorcio di meridionalismo in una cornice tutta patriottica che trova la sua voce nel momento in cui Auriemma ricorda che l’Unità ha senso quando c’è vera coesione.
La redazione di iamnaples.it ripropone per voi, dunque, i cinque inni mandati in onda da Radio CRC:
Il primo inno non può che essere quello storico composto e cantato da Nino D’Angelo:
Il secondo inno è cantato da Barbato De Stefano. Il titolo, “Napoli vincente”:
Il terzo è cantanto anche dallo stesso Auriemma in collaborazione con Luca Sepe. La canzone è intitolata “Tranne tre”:
Il quarto inno è intonato da Peppino di Capri. “Grande Napoli” è il suo titolo:
Il quinto ed ultimo inno ha un solo compositore, ma più di 60’000 cantanti. I performers, in questo caso, altro non sono che i tifosi che, a fine partita, dagli spalti del San Paolo accompagnano il ritorno dei propri beniamini negli spogliatoi urlando a squarciagola l’arcinota “‘O surdato ‘nnammurato”:
La Redazione
M.S.
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