Andrea Tedesco, allenatore della Primavera del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la straordinaria vittoria di Youth League contro l’Union Berlino per 1-0:
Che sensazione è aver scritto una pagina di storia di questo settore giovanile – “Onestamente, non credo che nessuno di noi o io personalmente voglia entrare nella storia e parlare di queste piccolezze. Io credo che la cosa più importante sia riuscire a entrare nella testa e nel cuore di questi ragazzi, per fargli capire che si può realmente fare qualcosa in più per l’obiettivo comune che è tangibile e raggiungibile. Quindi questo è quello che ci prefissiamo tutti i giorni con tutto lo staff e il direttore, perché abbiamo tutti verso una direzione e credo che al di là della storia sia questo il nostro obiettivo comune”.
Il Napoli torna a vincere dopo 5 anni in Youth League – “Siamo contenti oggi. E sono molto soddisfatto di poter preparare una partita, la prossima di campionato, dando un giorno di riposo ai ragazzi, lo hanno meritato. Ma soprattutto sfruttando le energie positive che generano questo tipo di vittorie. Anche perché è stata una partita di sacrificio e anche in inferiorità numerica i ragazzi l’hanno portata a casa. Sono molto felice da questo punto di vista. Tra l’altro c’erano in campo molti 2006, quindi vuol dire che la squadra sta prendendo forma, il gruppo si sta alimentando con le rotazioni e la possibilità di giocare per tutti, dividendosi quelle che sono le gare da disputare quest’anno. Lasciamo una fiammella ancora accesa per quello che potrebbe essere un sogno, anche se abbiamo obiettivi diversi in questa stagione che sono a conoscenza di tutto l’ambiente interno”.
Dopo una vittoria del genere come si affronta il campionato, il Napoli può dare di più – “Sicuramente, è questo che dicevamo prima. Adesso bisogna gestire nel migliore dei modi le energie che ti danno queste vittorie. Bisogna essere in grado di mantenere l’equilibrio, abbiamo comunque 6-7 giocatori freschi per quella che sarà la trasferta di Pescara in campionato, dove non dobbiamo sbagliare quantomeno in prestazione. Quelle vengono prima di tutto. Poi sappiamo che i risultati ultimamente non ci hanno dato quello che magari abbiamo seminato, dobbiamo essere bravi a raccogliere di più. Però oggi voglio essere positivo, non voglio guardare alle partite dietro in campionato o anche la stessa partita di Youth League con l’Union all’andata, dove si poteva raccogliere di più. Voglio essere positivo del fatto che si sta creando una cementificazione solida, che ci siano delle basi verso la stagione che è lunghissima. Ci sono altre 23 partite di campionato da giocare. Noi ne abbiamo giocate tante rispetto alle altre squadre del girone B del campionato, perché siamo su 3 competizioni. Voglio godermi questo momento dei ragazzi e poi dopo la giornata libera che si sono meritati, riaccoglierli e abbracciarli verso un due giorni di preparazione diretti verso Pescara”.
Le note positive, l’atteggiamento di squadra guidato da giocatori che giocano poco. Sono entrati Ballabile, Borriello, la prova di Raggioli, Lorusso, Esposito, De Crescenzo, Puzone – “Le loro prove positive possono dare alternative. Nell’arco di una stagione ci possono essere tanti sgambetti che ti può dare un infortunio, una squalifica, o un momento di down di un giocatore dal punto di vista emotivo e fisico. Bisogna essere pronti a giocare, così si può essere carichi, perché magari non eravamo abituati a giocare così tante partite in pochi giorni, dall’altra parte ti dà la possibilità di gestire un gruppo in cui quasi tutti sono in buona condizione per affrontare l’impegno a cui si è sottoposti. E’ questo quello di cui necessitiamo, mantenere la concentrazione alta nel momento in cui si entra in gioco, dare tutto per il bene della squadra e della società che rappresentiamo. Non dimentichiamo che questa è un’occasione importante per tutti, noi dobbiamo lasciare un’eredità importante, che è quella di consegnare la maglia in un posto migliore di quello che abbiamo ricevuto. Ed è quello per cui dobbiamo essere orgogliosi. Tanti momenti saranno complicati, tanti lo sono già stati. Dicevamo di non aver raccolto quanto potevamo, non bisogna specchiarsi dopo una vittoria del genere, ma capire che è possibile. Tutto quello che si immagina è possibile se solo lo si vuole, se si è disposti a sacrificarsi”.
Espulsione di Mutanda – “Gli ho detto qualcosa mentre usciva dal campo, non mi è chiarissima la dinamica. Lui comunque mi diceva di non averlo toccato. Comunque mi è sembrato un contrasto di gioco senza averla rivista. Avrà sicuramente altre opportunità, la cosa importante è che sia in grado di prendersi la positività di questo momento, di farsi tenere su dal morale alto della squadra che una giornata come questa ti regala sicuramente”.
Troppa grinta di Mutanda – “Quello che dicevamo prima sulla gestione dell’emotività della partita. D’altro canto, posso essere soddisfatto della capacità di sofferenza e dell’abnegazione che i ragazzi hanno dimostrato in dieci, con un forcing dell’avversario che voleva pareggiarla a tutti i costi. Si è stati lucidi e si è coperto il campo nella maniera giusta. Questa è una dimostrazione che, talvolta oltre a giocare, perché noi cerchiamo di proporre sempre del gioco, quando ci è possibile bisogna anche riempire con dei contenuti che siano quelli del sacrificio e della cattiveria agonistica”.
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