C’è un filo rosso nella carriera di Walter Mazzarri che passa da Bologna e arriva fino a Napoli. E’ proprio sulla panchina degli emiliani che Walter da Sanvincenzo, una vita trascorsa sui polverosi campi di provincia, ha intrapreso la professione per cui è nato, quella in cui meglio si esaltano le sue qualità di perfezionista, competitivo e lavoratore instancabile: quella di allenatore.
Mentore di Mazzarri a Bologna fu Renzo Ulivieri, tecnico di lungo corso e che intravide in quello sbarbato livornese la foggia del grande allenatore. Allora l’attuale allenatore del Napoli svolgeva il ruolo di osservatore/studioso ed imparava il calcio – oltre che da Ulivieri – dal compianto Sergio Buso, allora vice allenatore e preparatore dei portieri. Sul rapporto tra Mazzarri e Buso si è scritto tanto, forse troppo; spingendosi in ambiti personali che sarebbe stato meglio non trattare e scadendo, in alcuni casi, nel cattivo gusto.
Quello che è certo è che Mazzarri deve tanto all’ex portiere e allenatore del Bologna, anch’egli legato al Napoli dall’esperienza di vice, prima con Colomba nel 2002/03 (per un breve periodo ricoprì anche il ruolo di allenatore) e successivamente nella sfortunata avventura di Donadoni sulla panchina azzurra, terminata la quale avrebbe avuto avvio l’era napoletana di Mazzarri da primo allenatore. La vita di ciascuno è costellata da tante possibilità che vi si presentano, la differenza la si fa con la capacità ed il coraggio di saperle cogliere. La principale qualità di Mazzarri, da uomo che vive e respira calcio, è quella di aver saputo apprendere qualcosa da ognuna delle persone che ha incontrato nella sua carriera, reinterpretandola secondo la propria idea di calcio, fino a farne l’allenatore che è oggi.
Fu proprio grazie alla rinuncia di Buso a seguire Ulivieri a Napoli, e agl’insegnamenti dello stesso Buso, che Mazzarri poté vivere la sua prima esperienza napoletana come preparatore dei portieri. Nella stagione del triste ritorno in serie B degli azzurri dopo trentatré anni, il giovane Walter conobbe le pressioni che una piazza come quella di Napoli può dare, iniziando ad imparare, forse sin da allora, a non farvisi schiacciare. Studiava da grande allenatore già all’epoca Mazzarri, sostenitore e dimostrazione del fatto che carriere di successo si costruiscono con la passione ed il lavoro, più che sul cognome o sul curriculum da giocatore. Acireale, Reggio Calabria, Pistoia e Livorno, sono tappe fondamentali dell’ideale percorso che da Nord a Sud a segnato il viaggio di Mazzarri dalle panchine di C2 alle note della Champions. Un viaggio di cui Bologna e Napoli sono le stazioni più importanti nel tragitto fatto da una faticosa partenza ed un arrivo di successi ancora tutto da scrivere.
Per questa ragione, voglio ricordare con voi la partita in cui per la prima volta Mazzarri prese posto sulla panchina del San Paolo, tredici anni prima di tornarvici da allenatore del Napoli. Era la stagione 1996/97 e alla settima giornata, il 27 ottobre 1996, il Napoli di Simoni affrontava il Bologna di Renzo Ulivieri. Gli azzurri s’imposero in rimonta per 3 a 2, dando continuità al buon inizio di campionato portò il Napoli ad occupare le prime posizioni della classifica. La seguente flessione della squadra e l’esonero di Simoni portarono al tracollo e all’anonimo tredicesimo posto finale. Il Bologna, anche grazie al 3-4-3 che Ulivieri stava sperimentando, raggiunse la maggior posizione dagli anni ’60, classificandosi settimo.
Ecco le immagini della gara rimembrata:
A cura di Pompilio Salerno
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro